ROMA Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiuso le indagini sull'acquisto delle quote Sea. Tra gli indagati figura anche Vito Gamberale, amministratore delegato del fondo F2I, cui la Procura contesta l'ipotesi di concorso nel reato di turbativa d'asta nell'acquisto del 29,75% del capitale di Sea, la spa che controlla gli aeroporti di Linate e Malpensa e di cui il Comune di Milano è principale azionista. L'acquisto è avvenuto il 16 dicembre 2011. Nell'avviso di conclusione delle indagini, oltre al nome di Gamberale, figurano anche quelli del dirigente del settore investimenti di F2I Mauro Maia e dell'indiano Behari Vinod Sahai. Maia - scrivono i pm - «in concorso e previo accordo» con l'aamministratore delegato del fondo Gamberale, «colludeva insieme a Sahai Vinod Behari», procuratore speciale della società indiana Srei Infrastructure Finance Ltd, perché quest'ultima «si astenesse dal concorrere alla gara ad evidenza pubblica indetta dal Comune di Milano» per l'acquisto del 29,75% di Sea.
In una nota congiunta, Gamberale e Maia «ribadiscono fermamente» la loro «assoluta estraneità ai fatti contestati» e si dicono «disponibili ad offrire tutta la loro più schietta collaborazione» perché la magistratura possa giungere a un «giudizio sereno, documentato e centrato ».