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Pescara, 25/11/2024
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Data: 05/03/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Rimborsopoli: a primavera la chiusura dell’inchiesta

PESCARA Tempi brevissimi. Li avevano promessi i pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio e sembra proprio che la Rimborsopoli abruzzese si chiuderà in tempi record così come l'indagine che l'ha fatta scoppiare, travolgendo in un polverone divenuto più mediatico che giuridico, 25 esponenti della politica regionale. Tra chi azzarda una fioritura primaverile indicando il 21 marzo come data possibile della chiusura delle indagini che decideranno il destino del presidente della Regione Gianni Chiodi, quello del Consiglio regionale Nazario Pagano e di tutti gli altri personaggi coinvolti, sembra certo che il fascicolo finirà sul tavolo del gup non più tardi della fine del mese. Difficile dire se per tutte le posizioni sarà così dato che alcuni indagati, accusati come tutti gli altri di aver «gonfiato» i rimborsi regionali per giustificare pranzi, cene e camere d'albergo di cui avrebbero usufruito parenti, amanti ed amici, non hanno ancora depositato le loro memorie difensive. Tra questi proprio Pagano uno di quelli che, certamente, vive la situazione più delicata in un'inchiesta in cui il suo nome compare più volte per l'utilizzo di hotel a 5 stelle non previsti da alcuna legge regionale se non tramite un'autocertificazione con cui si dichiara di non aver trovato posto in alberghi meno lussuosi. A confermarlo è uno dei suoi legali, Gabriello Vigliotti che spiega come la difesa stia preparando «una precisa documentazione» che probabilmente arriverà in Procura in concomitanza con la chiusura delle indagini. Circa 80 mila gli euro contestati, calibrati tra i 19 dell'assessore alle Pari opportunità e personale Federica Carpineta e i circa 24 mila rimborsati a Gianni Chiodi. Una vicenda che ha fatto gridare allo scandalo non solo per le questioni personali, ma soprattutto per la vicinanza con la data delle prossime elezioni regionali. Un passaggio cruciale quello che attende i 25 indagati con alcuni già alle prese con la nuova campagna elettorale e che sperano di uscire prima possibile da una vicenda sulla cui conclusione non vi è in realtà alcuna certezza. Le posizioni più delicate restano certamente quelle di Chiodi, Pagano e il vice Presidente della Regione Alfredo Castiglione su cui pende la decisione del gip dell'Aquila Marco Billi che il 17 marzo deciderà per rito abbreviato la sua colpevolezza o innocenza nell'ambito dell'inchiesta Caligola.

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