PESCARA Poche idee e pure confuse nel centrodestra al termine del vertice romano che non ha gettato le basi per scegliere il candidato sindaco al Comune di Pescara. Per l'ennesima volta, il conclava fra Altero Matteoli (Forza Italia) e Renato Schifani (Ncd) ha prodotto una fumata grigia. Siamo ancora alla discussione sul metodo da seguire (sondaggio, primarie) per paura di maneggiare la patata bollente di una decisione inequivoca. Roba da far saltare i nervi persino a due teneroni come Luigi Albore Mascia, sindaco uscente, e Guerino Testa, sindaco aspirante, ancora beffati e scornati dai palazzi romani, rimasti tutto il giorno appesi a un telefonino che proprio non voleva saperne di squillare. Se anche Mascia e Testa, nel loro piccolo, si arrabbiano, cosa dovrebbero dire i coordinatori regionali Nazario Pagano (Forza Italia) e Federica Chiavaroli (Nuovo centrodestra) tenuti di fatto fuori dalle segrete stanze, avendo dovuto attendere notizie di seconda mano. "Riunione interlocutoria", ha commentato la senatrice Chiavaroli, aggiungendo "Siamo ancora al caro amico". Se a Roma prendono tempo, a Pescara ci si ingegna con le poche certezze a disposizione. Mascia rimane fiducioso, tant'è che ha già preparato le brochure (60mila, costo 20mila euro) da inviare ai pescaresi, una risposta in stile berlusconiano ai manifesti 6x3 del rivale Testa che ha in serbo altri megaposter, ma è costretto a tenerli in kambusa per evitare autogol fatali. L'aria che tira sembra congiurare per la soluzione che nessuno dei due partiti voleva ovvero per la candidatura di Carlo Masci (Pescara Futura), cui tutti riconoscono più carisma ed esperienza, ma che negli ultimi tempi non gode di grande popolarità per via dei troppi cantieri contestati. "Non fatemi dire quello che penso di questa situazione, - sbotta Guerino Testa - certo che non è serio tenere sulla corda il sottoscritto e Luigi, entrambi abbiamo il diritto di sapere qualcosa di certo". Quanto al Masci uomo forte che mette d'accordo tutti, il presidente della Provincia storce il naso: "Se mi dimostrano che Masci è la sintesi migliore per far vincere il centrodestra, alzo le mani...". Gli unici a credere ancora nelle primarie sono quelli di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, non a caso il portavoce Armando Foschi invita a seguire questo metodo senza risparmiare un duro attacco alla Chiavaroli: "Il dibattito è caratterizzato da due circostanze che stanno indebolendo tutta la coalizione. - afferma Foschi - Da una parte, Forza Italia evidenzia un palese immobilismo che alimenta incertezze e contraddizioni. Dall'altra, la senatrice del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli, in preda a una sorta di protagonismo verbale e ignara delle più elementari regole di pari dignità, considera la nostra città come merce di scambio nel panorama nazionale. Invitiamo Forza Italia a fare chiarezza, c'è ancora il tempo necessario per indire le primarie di coalizione che consentirebbero ai cittadini di centrodestra di indicare qual è il candidato più gradito e quindi il miglior e più autorevole pescarese che dovrà guidare l'Amministrazione nei prossimi cinque anni".