''La situazione di criticita' che investe l'Arpa sembra davvero non trovare una soluzione, anche e soprattutto per colpa di una politica di gestione caratterizzata da scelte inadeguate che hanno contraddistinto l'operato del Presidente Cirulli e che sono state condivise dall'Assessore regionale ai Trasporti Morra e dal Direttore Regionale ai Trasporti Mannetti''.
Lo scrivono in una nota congiunta i sindacati, Fit Cisl Abruzzo, Uilt Uil Abruzzo, Faisa Cisal Abruzzo che ''si riservano azioni e procedure a tutela di un capitale regionale come quello rappresentato dall'Arpa nonche' dei lavoratori che vi operano''.
''Investimenti senza copertura finanziaria sul materiale rotabile unitamente a servizi espletati senza contribuzione (ben 1.500.000km) hanno determinato - prosegue la nota - le note criticita' economiche per le quali pur avendo individuato soluzioni tampone queste non sono ancora totalmente concretizzate. Nel contempo continua il ricorso esasperato alle prestazioni di lavoro straordinario giunto a numeri che superano ogni limite giustificabile. I lavoratori infatti sono obbligati a svolgere due turni di lavoro nella medesima giornata, a saltare i riposi, a non poter usufruire delle ferie per evitare l'interruzione dei servizi''. A tutto cio', nella lettura dei sindacari ''si risponde con una non volonta' ad adottare soluzioni che di fatto triplicano i costi di gestione del personale a parita' di servizi prodotti. Ed anche in questo caso 'si sceglie di non scegliere', non attuando i tagli ed i recuperi che ad oggi sono piu' che indispensabili. Viene il dubbio - affermano i firmatari del documento - che ci sia una regia che vedrebbe di buon occhio l'Arpa allo sfascio piuttosto che risanata nonostante evidenzi un rilevante credito nei confronti della regione'', conclude la nota.