PESCARA La data non è affatto un dettaglio: giovedì 13 marzo Gianni Chiodi aprirà ufficialmente la sua campagna elettorale al cinema Massimo di Pescara, con alle spalle il simbolo di Forza Italia e al suo fianco il deputato Raffaele Fitto, ex presidente della Regione Puglia ed ex ministro per gli Affari regionali nell'ultimo governo Berlusconi. Data scaramantica? Non solo. Il 14 marzo scade, di fatto, la legislatura regionale, prolungata poi per decreto dallo stesso Chiodi fino al voto del 25 maggio per consentire l'election day: Europee, amministrative e regionali accorpate in nome del risparmio dei costi. Il governatore uscente lo ha sempre detto: «Adesso sono impegnato a lavorare per gli abruzzesi, saprete della mia campagna elettorale quando sarà aperta ufficialmente». Ora arriva questo appuntamento pubblico del 13 marzo, dove tra gli interventi in scaletta c'è anche quello del coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, dei parlamentari abruzzesi e degli esponenti regionali del partito. Insomma, Chiodi tira dritto per la sua strada, nonostante da Roma non ci siano ancora segnali chiari sulla sua candidatura, mentre in Abruzzo tutti spingono per la riconferma scansando le incertezze legate a Rimborsopoli, di cui nessuno al momento riesce a valutare il peso elettorale.
Del resto non è la prima volta che Chiodi fa la voce grossa con i vertici nazionali del suo partito. Proprio un anno fa, nel tavolo romano del Pdl in cui si incasellavano i nomi dei candidati di Camera e Senato per la circoscrizione Abruzzo, il governatore fece un salto sulla sedia minacciando sfraceli quando lesse tre nomi: Sabatino Aracu, Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Davanti a tanta resistenza, il quartier generale del Pdl cancellò quello di Aracu (condannato in primo grado nel processo sulla Sanitopoli), dirottò Scilipoti in Calabria e piazzò Razzi al quarto posto nella lista per il Senato, posizione scomodissima e dalle esigue possibilità di successo, senza immaginare che in quelle elezioni il Pdl in Abruzzo di senatori ne avrebbe presi cinque: l'ultima ad entrare a Palazzo Madama fu Federica Chiavaroli. Oggi come allora, Roma o non Roma, Chiodi apre la sua campagna elettorale, sperando che il 13, appunto, sia di buon augurio.
Nelle prossime ore anche il M5S annuncerà la data delle primarie on line per la scelta del candidato a governatore.