Addio anche alla sede della Polizia ferroviaria. Il sindaco Mastromauro interviene sul piano del Viminale che prevede la chiusura di centinaia di sedi della Polizia di Stato in tutta Italia: un colpo di forbice su Commissariati, distaccamenti di Polizia stradale, posti di Polizia ferroviaria, squadre nautiche nonché Sezioni di polizia postale e della polizia di Frontiera che secondo il Ministero dell'interno consentirebbe di risparmiare 600 milioni di euro. Per l'Abruzzo, e limitatamente alla Polizia di Stato, si prevede la chiusura dei distaccamenti Polizia stradale di Penne, di Castel di Sangro, dell'Ufficio di Frontiera marittima ed aerea e della squadra nautica di Pescara, delle sezioni Polizia postale di Teramo e Chieti nonché dei posti di Polizia ferroviaria di Sulmona, di Ortona, di Vasto e di Giulianova, risparmiandosi momentaneamente il posto Polfer dell'Aquila perché città colpita dal terremoto.
«Le misure studiate dal Viminale, eufemisticamente definite riorganizzazione degli uffici- dice Mastromauro- si debbono, è vero, all'attuale crisi economica e al drammatico vuoto negli organici ma per la Polizia ferroviaria, i costi sono pressoché nulli perché le caserme vengono messe a disposizione dalle Ferrovie. A questo punto - credo sia necessario che tutti i sindaci delle città abruzzesi coinvolte nel piano di ridimensionamento studiato dal Viminale facciano fronte comune per scongiurare i tagli».