TERAMO - I comuni interessati dopo la denuncia di un mese fa hanno fatto orecchie da mercante e allora la Cgil ritiene sia giunto il momento di incontrarsi attorno a un tavolo istituzionale in cui affrontare un argomento che ha al centro, tra l'altro, anche il rischio della sicurezza di tanti bambini trasportati sugli scuolabus. Il nodo è cruciale. A Giulianova e a Mosciano il servizio di trasporto degli alunni ma anche quello del traporto pubblico in generale, affidato dalle amministrazioni locali alla ditta Gaspari bus, verrebe svolto secondo la Cigil anche da autisti in pensione, ex dipendenti delle aziende pubbliche Arpa e Start. La Filt Cgil è stata chiara: è un rischio ma anche e soprattutto un costo che la collettività non può sopportare. «I finanziamenti pubblici erogati alle imprese per assicurare questi servizi - scrive il sindacato - che derivano dalle risorse regionali e quindi dei contribuenti, non possono essere destinate a chi già da anni percepisce una pensione dallo Stato e che per facilitare la propria uscita dal mondo del lavoro ha usufruito anche di incentivi. Il personale addetto alla guida dei mezzi pubblici svolge un mestiere usurante che ha bisogno di grandi responsabilità e di prontezza di riflessi: non a caso gode di un sistema pensionistico agevolato che lo porta in pensione a 60 anni, molto prima rispetto agli altri lavoratori». Per la Filt Cgil il momento di crisi consiglierebbe le amministrazioni comunali a non incentivare queste operazioni, quanto «ad arginare i gravi fenomeni di disoccupazione soprattutto giovanile presenti sul nostro territorio». L'invito a convocare un tavolo di discussione è stato rivolto anche all'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, oltre che ai sindaci Mastromauro e Di Marcello.