Nessun segno di distensione nel clima tra le forze sindacali e la direzione di Arpa Spa. Dopo le bordate della Cgil, in una nota congiunta i sindacati della categoria trasporti di Cisl, Uil e Cisal sottolineano gli effetti negativi di una politica di gestione caratterizzata da scelte inadeguate, che hanno contraddistinto l'operato del Presidente Cirulli e che sono state condivise dall'Assessore regionale ai Trasporti Morra e dal Direttore Regionale ai Trasporti Mannetti. Investimenti senza copertura finanziaria sul materiale rotabile unitamente a servizi espletati senza contribuzione (ben 1.500.000km) hanno determinato –secondo i sindacati- le note criticità economiche, per le quali non si sono totalmente concretizzate nemmeno le soluzioni tampone già individuate. Nel contempo continua il ricorso esasperato alle prestazioni di lavoro straordinario, fino a numeri che superano ogni limite giustificabile. I lavoratori infatti sono obbligati a svolgere due turni di lavoro nella medesima giornata, a saltare i riposi, a non poter usufruire delle ferie per evitare l'interruzione dei servizi.
Una situazione cui si è giunti nonostante specifici accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali che prevedono, nelle more di un bando di concorso pubblico, il ricorso a lavoratori interinali. Invece di fatto vengono triplicati i costi di gestione del personale a parità di servizi prodotti. Ed anche in questo caso "si sceglie di non scegliere", non attuando i tagli ed i recuperi che ad oggi sono più che indispensabili. Viene il dubbio –concludono i sindacati- che ci sia una regia che vedrebbe di buon occhio un'Arpa allo sfascio piuttosto che risanata, nonostante evidenzi un rilevante credito nei confronti della Regione. Le Organizzazioni Sindacali si riservano dunque tutte le azioni e le procedure a tutela di un capitale regionale come quello rappresentato dall'Arpa nonché dei lavoratori che vi operano.