PESCARA Lotta senza quartiere ai "portoghesi” sugli autobus. A dichiarare guerra ai passeggeri abusivi è la Gtm Spa, società regionale che gestisce il servizio di trasporto pubblico nell’area urbana di Pescara, Penne e Francavilla e lungo la tratta extraurbana Pescara-Penne. L’azienda dispone complessivamente di 137 autobus, che coprono 22 linee e percorrono annualmente 5 milioni e 200 mila chilometri. I controllori sono soltanto 12 e ciascuno di loro, in sostanza, dovrebbe effettuare verifiche su 433 mila chilometri di strada. Nonostante il personale a disposizione non sia particolarmente numeroso, la strategia messa a punto dall’azienda, a partire dal 2013, ha sortito i primi effetti positivi: la percentuale di passeggeri sprovvisti di biglietto, che nel 2008 si attestava intorno al 22%, nel corso dell’anno passato è scesa al 15%. Le stime sono state effettuate incrociando le rilevazioni relative ai passeggeri a bordo dei mezzi, con il numero delle multe comminate ai viaggiatori abusivi.
«Mettendo in relazione i due valori – spiega il direttore generale della Gtm, Maxmilian Di Pasquale – otteniamo delle medie ponderate, che ci forniscono delle prime indicazioni utili a delineare un quadro attendibile sul tasso di evasione». La quantificazione della percentuale di viaggiatori sprovvisti di biglietto è parte integrante della strategia aziendale, che mira a contrastare frontalmente il fenomeno dei "portoghesi” sugli autobus dell’area metropolitana. «Riusciamo a monitorare i periodi dell’anno più critici e ad individuare le linee più esposte al fenomeno dell’evasione – rimarca Di Pasquale – In questo modo è più semplice mettere in campo degli interventi efficaci». E i risultati si vedono, considerando che, nell’ultimo anno, il numero delle multe comminate è più che triplicato: si è passati da 2.799 verbali, stilati nel 2012, a 8.471 verbali, redatti nel corso dell’anno passato. «Non abbiamo altra scelta – fa sapere il direttore generale – Le risorse vanno diminuendo e a noi non resta che compensare il calo delle entrate attraverso il contenimento dei costi e l’aumento dei ricavi, che infatti nel 2013 sono sensibilmente lievitati».
La linea maggiormente frequentata dagli abusivi dell’area metropolitana è quella percorsa dall’autobus numero 38, che parte dall’aeroporto, attraversa via Tiburtina e via Conti di Ruvo, taglia la città lungo corso Vittorio Emanuele, prosegue sulla Nazionale Adriatica fino a Montesilvano e conclude la sua corsa a Cappelle sul Tavo, nel tratto finale di via Vestina. Su questa linea la percentuale di passeggeri senza biglietto raggiunge picchi del 33%.
«Il 38 ferma in alcune delle aree urbane maggiormente popolate e serve un’utenza particolarmente numerosa – rileva Di Pasquale – Stiamo cercando di intervenire efficacemente anche su questo fronte e abbiamo gli strumenti per ottenere dei buoni risultati». Il d.g della Gtm mette in luce: «Il numero dei controllori è rimasto invariato, ma abbiamo attuato profondi cambiamenti metodologici, servendoci di interventi formativi e riorganizzando il personale, che adesso è diviso in squadre ed è guidato da due responsabili, i quali hanno il compito di coordinare il lavoro e di fissare le priorità, in modo da effettuare controlli sempre più mirati». Di Pasquale illustra gli obiettivi a breve termine dell’azienda. «Esiste un’evasione strutturale, legata a caratteristiche culturali e antropologiche degli italiani, ma c’è anche un’evasione di necessità, indotta dalle difficoltà economiche generate dalla crisi – conclude il direttore generale della Gtm - Noi puntiamo a contenere il fenomeno nel suo insieme, stabilizzandoci sul numero di multe effettuate lo scorso anno, che facendo da deterrente, dovrebbe consentirci di ottenere un’ulteriore riduzione della percentuale di evasione».