Settecentonovanta giorni. Tanti ne sono passati dall'inaugurazione. Ma il parcheggio della stazione è ancora al buio. Nell'area di sosta gratuita dell'ex scalo merci i cittadini non si sentono al sicuro. Dal 7 gennaio del 2012, quando venne tagliato il nastro dal sindaco Umberto Di Primio e dall'assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio, lo scenario non è cambiato di una virgola: l'area di circa 180 posti auto adiacente alla stazione ferroviaria resta senza illuminazione. E le proteste, soprattutto da parte dei pendolari, non si contano. Il caso arriverà presto in consiglio comunale. L'ex assessore ai lavori pubblici Luigi Febo, capogruppo di Chieti per Chieti, ha presentato infatti un ordine del giorno per conoscere il perché di una situazione che appare paradossale: «Ma è così complicato l'allacciamento alla linea elettrica dei lampioni installati? La verità è che è una vergogna: il parcheggio della stazione è il simbolo dell'incapacità di amministrare del sindaco Di Primio e della sua giunta - attacca -. A questo punto è evidente che ciò che manca è proprio la volontà politica di intervenire. E questo è molto grave perché, nell'ex scalo merci, si pone un serio problema di sicurezza pubblica. Così non si può andare avanti ed è arrivato il momento che l'amministrazione comunale si prenda le sue responsabilità. Senza illuminazione, il parcheggio dovrebbe essere chiuso nelle ore notturne oppure bisognerebbe dotarlo di un generatore di corrente elettrica che, almeno fino alle dieci di sera, garantisca un minimo di illuminazione e quindi di sicurezza». L'assessore ai lavori pubblici, Mario Colantonio, spiega: «Il pagamento all'Enel è stato effettuato. Ma, essendo scaduto il preventivo, è risultato necessario effettuare un nuovo sopralluogo tecnico, ferma restando la validità del pagamento. Dall'ultima verifica effettuata nel piazzale della ferrovia è emerso che sono presenti due cabine di alimentazione: una di queste, dove doveva essere allacciata anche quella comunale, è risultata sovraccarica dopo l'installazione di nuove utenze. Per cui lo stesso Enel dovrà realizzare una nuova traccia per andare ad alimentarsi in un'altra cabina di fornitura presente nella stessa area. Ci è stato garantito che il lavoro verrà effettuato nel giro di sessanta giorni». Nel frattempo basta farsi un giro nella zona dell'ex scalo merci per capire che chi deve recuperare l'auto posteggiata negli spazi più lontani dall'ingresso di piazzale Marconi non vede quasi nulla. Mentre le prime file godono della luce dei lampioni della stazione e dell'illuminazione di alcuni palazzi vicini, man mano che ci si avvicina alla fine è buio pesto. Così anche i pendolari, di ritorno dal lavoro con mezzi pubblici e treni locali, continuano a protestare per la situazione del grande parcheggio incustodito. Che, dunque, resterà senza luci per altri due mesi. Almeno.