Duro intervento di Susanna Camusso nei confronti di Matteo Renzi. In mattinata il premier aveva punzecchiato la Cgil con un tweet in cui rispondendo a un collaboratore della Camusso aveva scritto: "Tranquilli, non mi iscrivo alla Cgil". A fine mattinata, concludendo il congresso della Cgil di Torino, la segretaria generale ha affrontato il tema del rapporto con il governo: "Il nostro presidente del consiglio - ha detto - ha un grande amore per gli strumenti mediatici e in un tweet ci ha detto di stare tranquilli che non si iscrive alla Cgil. Io non sono tranquilla per il rapporto che lui pensa di avere con le parti sociali. È già successo con Monti o Letta vedere saltare il rapporto tra governo e con le parti sociali. Con il governo che andava avanti per la sua strada salvo poi scoprire, come sul caso delle pensioni, che forse sarebbe stato meglio parlarsi prima. Il problema è avere governi che teorizzano la scomparsa della rappresentanza sociale. Del resto questa è la tesi che sosteneva l'attuale ministro Guidi quando era alla guida dei giovani di Confindustria: l'idea della contrattazione individuale, cucita "per ognuno l'abito su misura". L'idea della frantumazione sociale che si fa sistema. In questo schema non esistono i sindacati. Esiste chi governa, l'iniziativa privata e per chi non ce la fa la carità. In mezzo non c'è nulla". Molto esplicita Camusso anche sulla polemica che divide Cgil e Fiom sulla rappresetnanza in fabbrica..