Concentrare il taglio fiscale solo sull’Irpef è (solo) un’ipotesi, secondo quanto affermano fonti del governo , ma i sindacati salutano già con grande favore l’orientamento di Matteo Renzi. «Se il governo ha davvero deciso di concentrare i 10 miliardi di euro per ridurre le tasse ai lavoratori e ai pensionati sarebbe un segnale molto positivo e ne saremmo contenti» dice il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «Questa e’ da tempo la nostra proposta per sostenere i consumi delle famiglie piu’ povere » ricorda Bonanni aggiungendo che « dare soldi alle imprese che sono senza commesse sarebbe solo un buco nell’acqua».
«Se fossero confermate le indiscrezioni , finalmente avremmo un presidente del consiglio che mantiene la sua parola. Gli consigliano di metterli in busta paga tutti in un’unica soluzione» gli fa eco il segretario della Uil, Luigi Angeletti. Mentre aspetta di valutare l’eventuale annuncio ufficiale Susanna Camusso, leader Cgil, dopo il botta e risposta con il premier sulla presunta scarsa attitudine di quest’ultimo al confronto con le parti sociali. «Renzi? Non mi ha chiamata» si è limitata a dire Camusso, la quale già nei giorni scorsi aveva indicato il taglio dell’Irpef come la strada maestra per la riduzione del cuneo fiscale (la differenza tra la retribuzione netta e il costo del dipendente per l’azienda).
La Cgia di Mestre ha calcolato che il cuneo fiscale ammonta a 296,4 miliardi di euro: 161,47 miliardi gravano sulle spalle dei datori di lavoro (pari al 54,47 per cento del totale), gli altri 134,97 (pari al 45,53 per cento del totale) sono a carico dei lavoratori dipendenti. «Di questi 296,4 miliardi, 280,67 sono riconducibili al peso dell’Irpef, delle addizionali comunali/regionali Irpef e dei contributi previdenziali; gli altri 15,77 miliardi di euro sono ascrivibili all’Irap». Se, come annunciato da Renzi, il cuneo fiscale subirà un taglio di 10 miliardi di euro, la riduzione sarebbe del 3,4 per cento.