PESCARA È un fuoco incrociato quello contro Luciano D’Alfonso. Dopo la sua conferenza stampa a poche ore dal ricorso in appello da parte della Procura per l’assoluzione nell’ambito del processo Housework, con cui aveva definito pornografia la campagna di stampa in atto, è il Fatto Quotidiano a presentare le primarie in Abruzzo e la figura di Luciano D’Alfonso. Un candidato che, come ha sottolineato lo stesso pm Gennaro Varone nel suo ricorso, è stato capace di vivere a costo zero. Si ripercoorono i rapporti con Toto, la vittoria di quest’ultimo nella gara d’appalto per le aree di risulta di Pescara e i numerosi favori che ha elargito nei confronti dell’allora sindaco di Pescara. Regali che - spiega Varone - «avrebbero spiegazione nei rapporti personali pregressi (“datati”) e costituirebbero, conseguentemente, mere donazioni in spirito di amicizia». Il pm sottolinea questo “spirito di amicizia”. Vengono messi in evidenza, nelle numerose pagine del ricorso i «voli, innumerevoli e costosi, per decine, se non centinaia, di migliaia di euro che i Toto offrono a D’Alfonso ed ai suoi famigliari» e le «vacanze, diverse e costose, con piena assunzione su di sé del pagamento di viaggio, vitto ed alloggio, sino (secondo la prospettazione del D’Alfonso) a farsi carico delle più minute esigenze quotidiane del sindaco e dei suoi familiari». Così c’era sempre Toto a «completa disposizione del D’Alfonso, per ogni sua esigenza economica». Varone ricorsda la Pasqua 2006, quando Toto ha «messo a disposizione un aereo Falcon 20 per la tratta Pescara-Malta, Malta-Venezia e Venezia Pescara (Air One paga a Air One Executive 30.616 euro per il volo e 550 per il motoscafo-taxi, l’Executive costa circa dieci volte di più di un volo di linea)». Una vacanza dove D’Alfonso era andato con la sua famiglia, moglie e figli. Una vacanza dove vitto e alloggio sono stati «pagati con la carta di credito della moglie di Toto, Rosa Giuliati».
Oggi Luciano D’Alfonso diventerà ufficialmente candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Porterà l’esempio di una vita non tanto low cost quanto a costo zero. Se per l’Abruzzo riuscirà a trovare così tanti fondi come è riuscito a trovarli per se stesso ci sarà sicuramente un salto di qualità del tenore di vita di tutti gli abruzzesi. Ma per Varone queste regalìe meritano solo maggiore attenzione nel corso del processo di appello che si terrà dopo le elezioni.