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Pescara, 25/11/2024
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Data: 09/03/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Alessandrini l’uomo dei «forti» Di Pietrantonio lo scalatore La vera battaglia è per la candidatura a sindaco di Pescara

PESCARA Il meteo deciderà le primarie del centrosinistra, quelle finte alla Regione e quelle vere al Comune di Pescara. Le deciderà, il meteo, riguardo l'affluenza perché se farà il tempo da lupi previsto, di gente nei trecento seggi allestiti in tutto l'Abruzzo ne arriverà poca. Con grande scorno dei mille volontari che i partiti hanno mobilitato per questa consultazione. Si vota oggi dalle ore 8 alle 20 (lo spoglio delle schede inizierà dalla Regione) e in entrambi casi servirà superare il 40% dei consensi per evitare il ballottaggio, fissato eventualmente per il 16 marzo. Una prospettiva che alla Regione non si pone per la presenza di Luciano D'Alfonso (Pd), senza offesa per Franco Caramanico (Sel) e Alfonso Mascitelli (Italia dei valori). Una prospettiva concreta, invece, per il Comune di Pescara dove sia il numero (6) dei candidati sia l'incertezza palpabile fanno pensare allo "spareggio". Cosa che, ovviamente, non si augura Marco Alessandrini, il più sostenuto dei tre candidati Pd. Per lui si è scomodato venerdì sera anche Michele Emiliano, sindaco di Bari e grande amico di D'Alfonso. Per lui, sempre Alessandrini, lo stesso D'Alfonso si è fatto in quattro, ci ha messo il faccione e il carisma. Ma la partita non è scontata, tant'è che le quotazioni degli altri due avversari targati Pd (Antonio Blasioli e Moreno Di Pietrantonio) vengono date in ascesa. Da non sottovalutare, ovviamente, la capacità di attrarre voti di Gianni Teodoro, che ci prova per la sesta volta in carriera, sempre in grado di spostare l'ago della bilancia dal centrodestra al centrosinistra e viceversa nelle precedenti elezioni. Classici outsider, infine, sono Gianni Cordova (Sel) e Giorgio D'Amico (Socialisti italiani) con il primo più del secondo in grado di intercettare i consensi della società civile per il lungo impegno a favore del recupero sociale dei tossicodipendenti e non solo. Intanto, alla vigilia del voto, Marco Alessandrini ha ricevuto un bell'assist: il 9 maggio sarà relatore alla Camera dei deputati per la giornata in memoria delle vittime del terrorismo: «Per me un grande onore e una grande emozione!», ha commentato il candidato del Pd che conta di entrare a Montecitorio da candidato vincitore delle primarie. E sempre alla vigilia, si sono registrati movimenti interessanti al centro del quadro politico locale. Il segretario provinciale Enzo Di Vittorio, il consigliere comunale Vincenzo Di Noi e l'assessore Giovanna Porcaro (tutti Udc), insieme agli ex Fli Renato Ranieri (prim'ancora ex Pdl) e Giuseppe Bruno (a sua volta ex Pescara Futura) hanno aderito a una lista che correrà da sola alle Comunali di Pescara in appoggio al centrosinistra. Un pezzo dei centristi, quindi, si sposta a sinistra per la sfida al Municipio e un altro si prepara alla stessa manovra ma con obiettivo Regione. Parliamo di Vincenzo Dogali, capogruppo Udc-Popolari per l'Italia, che affiancherà Luciano D'Alfonso in una delle liste della coalizione, e di Licio Di Biase, che addrittura dovrebbe far parte della "lista del presidente", come dire un posto al sole blindato. La serata prima degli esami ha visto i tre candidati del centrosinistra alla Regione chiudere la campagna core a core con un brindisi nel comitato elettorale. Ma oggi è un altro giorno e a brindare sarà uno solo, indovinate chi.

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