PESCARA «Impossibile abbassare la tariffa giornaliera di due euro e cinquanta per i parcheggi nell’area di risulta, ma stiamo studiando delle alternative che hanno soluzioni che si avvicinano di molto a quelle dei commercianti». È la replica del’assessore comunale alla Mobilità, Berardino Fiorilli, alla richiesta avanzata da parte di Confcommercio e Confesercenti di limare la tariffa attualmente in vigore per i parcheggi dell’area di risulta, da due euro e mezzo ad uno, durante i giorni feriali, e di renderla gratuita nei fine settimana e nei giorni festivi. Una proposta, sempre secondo le due associazioni, da applicare nel periodo dei lavori di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, attualmente in corso e che dovrebbero andare avanti fino a maggio. «Le cifre non sono ancora note», spiega Fiorilli, «ma stiamo studiando una rimodulazione delle tariffe in modo tale che la cifra da pagare per il parcheggio sia modellata sul tempo che occorre per fare degli acquisti in centro, dopo aver lasciata l’auto nell'area. Anche se ci sono da tenere presente almeno due aspetti. Il primo è che già oggi, nei giorni festivi, il parcheggio è gratuito nelle aree di risulta; mentre il secondo riguarda quell’opzione già in vigore, che consta di un pagamento di cinquanta centesimi per mezz’ora di parcheggio, su tutta la città; anche se, proprio nell’area di risulta, diversamente da come è andata per le altre zone del centro, non ha preso piede. Forse perché è anche poco nota». «Il punto è che l’abbattimento della quota di due euro e cinquanta porterebbe certamente in perdita l’esercizio della società che gestisce i parcheggi», aggiunge Fiorilli. «E si tratta di soldi pubblici. Inoltre va risottolineato ancora un altro aspetto: proprio in seguito ai lavori in corso sulla strada, nella parte rimasta aperta di corso Vittorio, abbiamo eliminata la corsia preferenziale degli autobus, sostituendola con 60 parcheggi gratuiti, utilizzabili col disco orario. E stiamo parlando di una zona vicinissima al centro». «Non c’è chiusura nei confronti delle richieste dei commercianti», conclude Fiorilli, «e lo dimostra anche il fatto che già prima della loro esortazione, avevamo pensato di provvedere a delle opzioni ad hoc, mirate ai clienti che vanno a fare gli acquisti sul corso».