L’ultima sezione, via Rigopiano, roccaforte di Antonio Blasioli, ha riequilibrato i rapporti di forza nel centrosinistra: sarà ballottaggio tra il super votato Marco Alessandrini, 3.039 voti sui novemila espressi per le primarie, e Blasioli, ex assessore al traffico con la seconda giunta D’Alfonso ed attivissimo consigliere di opposizione uscente. I due sono separati da oltre cinque punti percentuali. 35,6 per cento contro 30,1 (2.560 preferenze). È il verdetto del primo turno di primarie per la scelta del candidato a sindaco del centrosinistra. Sorprendente perché per poco, nonostante la presenza di sei candidati, a lungo Alessandrini ha ballato sulla soglia del 40 per cento, che gli avrebbe consegnato la vittoria al primo turno. Sorprendente perché dietro il podio, al di sotto delle aspettative sono risultate le performance di Moreno Di Pietrantonio, capogruppo uscente del Pd, ex assessore al commercio, molto presente nella campagna elettorale, e Gianni Teodoro, titolare di un discreto forziere elettorale nel quartiere di San Donato. Di Pietrantonio si ferma al 12,4 per cento, mentre Teodoro arriva al 14,9.
Nettamente staccati gli altri due candidati: Gianni Cordova, anima storica della Lega abruzzese antidroga sostenuto da Sel e movimenti civico-ambientalisti, si ferma poco sotto il 4 per cento. Il socialista storico Giorgio D’Amico sfiora un 3 per cento che rappresenta comunque una testimonianza apprezzabile.
Da domani tutti al lavoro per il secondo turno, teoricamente aggirabile da un accordo tra i due contendenti. In realtà, il teorico 65 per cento di voti in libertà dopo il primo turno rende contendibile la volata. E infatti, nel quartier generale di Antonio Blasioli il clima è euforico: assodato, negli ultimi giorni, l’endorsement di Luciano D’Alfonso a Marco Alessandrini, candidato a sindaco sconfitto da Albore Mascia nelle difficili condizioni del 2009 l’obiettivo era arrivare al ballottaggio.
Poco propenso ad accordi si dichiara Marco Alessandrini. «Su di me - dice si concentrano aspettative di cambiamento anche nei metodi della politica, vorrei evitare per quanto possibile vecchi riti». Sul favore di D’Alfonso la risposta è netta: «Ha partecipato con me ad un vento con Michele Emiliano, nulla di più». Mentre sui campi avversari dice: «Il centrodestra è il regno del litigio, ma non credo che ci faranno il favore di andare divisi. Il Movimento 5 stelle merita il massimo rispetto, come primo partito d’Abruzzo. Nelle elezioni locali, erò, le loro performance sono sempre minori. Staremo a vedere».