Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 11/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Mascia o primarie, la decisione slitta a venerdì

L’istanza per le primarie del centrodestra è da ieri nelle mani dell’ex ministro Altero Matteoli, presidente della commissione elettorale incaricata di definire la candidatura a sindaco di Pescara. Il giorno decisivo diventa a questo punto venerdì, quando Matteoli incontrerà Cesa (Udc) e Schifani (Ncd) ovvero per quel giorno avrà già definito insieme con loro la scelta da fare e sarà pronto a comunicarla. Quattro giorni per vedersi e discutere, quattro giorni in cui Matteoli insisterà con tutte le forze per far passare la linea di Forza Italia che è quella di riconfermare i sindaci uscenti. Questo in sintesi è l’esito della ennesima trasferta romana di Nazario Pagano. Il presidente regionale di Forza Italia ha illustrato ieri a Matteoli l’istanza della base del centrodestra pescarese finalizzata a far indire le primarie. Soluzione che, se passasse, vedrebbe in campo il sindaco Luigi Mascia e Guerino Testa e con ogni probabilità anche Carlo Masci, pronto a fare da terzo incomodo, se non anche un rappresentante di Fratelli d’Italia.
La situazione di stallo si trascina ormai da settimane e l’impressione è che tutti stiano giocando al tavolo da poker con la determinazione di chi è disposto a bluffare fino all’ultima carta. la domanda è: Testa insisterà nel voler correre da solo a costo di far saltare l’unità della coalizione? «Mi auguro che non sia così, spero che alla fine con Testa si riesca a trovare un accomodamento» è l’auspicio dichiarato da Nazario Pagano «anche perché quella di andare allo sbaraglio sarebbe una scelta folle. A Roma ho chiesto una mano anche a Verdini per cercare di definire il quadro entro la settimana». Nel centrodestra si sta vivendo la situazione in un clima di grande fibrillazione perché se da un lato c’è chi auspica il rientro nei ranghi di Testa «perché uniti si vince» ha ribadito Lorenzo Sospiri (e divisi si perde), dall’altro lato c’è una quota di dissidenti secondo cui ripresentare il sindaco uscente significherebbe invece andare incontro a una sconfitta certa perché Mascia non sarebbe più in sintonia con l’elettorato. Tutto sta a misurare la consistenza e quindi valutare gli effetti di questa presunta fronda e soprattutto bisogna capire se e come Pagano abbia fatto da portavoce a chi esprime questo malcontento dentro il Comune di Pescara, in modo da agevolare una decisione consapevole a chi siede al tavolo romano.
La soluzione delle primarie è anche sollecitata dalla senatrice Federica Chiavaroli, la quale tuttavia vuole evitare imboscate al suo Guerino Testa: così è stata letta l’entrata in scena di Carlo Masci, pronto a dire la sua alle eventuali primarie. Ma proprio quando Chiavaroli ha preso tempo per una riflessione con i colleghi di Ncd, da Testa è sembrato arrivare un gesto di apertura alla coalizione. Finora il presidente della Provincia ha sempre detto di essere intenzionato a correre da solo e di avere già una o più liste civiche collegate alla sua candidatura a sindaco. Non resta che attendere in che modo Mattioli cercherà di convincerlo in extremis al passo indietro.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it