PESCARA Tra loro, il più votato Marco Alessandrini e il secondo Antonio Blasioli, ci sono appena 479 voti di scarto e altri 6 giorni di tempo per tessere le trame delle alleanze e delle benedizioni politiche, da oggi fino al ballottaggio di domenica prossimo con i 13 seggi pescaresi ancora aperti dalle 8 alle 20. Alessandrini ha dalla sua parte l’appoggio della nomenklatura del partito, a partire dall’ex sindaco Luciano D’Alfonso, fresco candidato del centrosinistra alla Regione. E da ieri non soltanto di quella: «Saremo lealmente con Marco», ha detto Gianni Teodoro, sfidante alle primarie (1.273 voti) . Ci ha messo meno di un giorno Teodoro a decidere chi appoggerà al ballottaggio: «I pescaresi ci hanno detto che vogliono Alessandrini candidato sindaco, e mi pare che ora sia compito delle forze politiche e civiche che si oppongono al malgoverno della giunta Mascia adoperarsi per assicurare a Marco la candidatura». Alessandrini è stato il più votato con 3.039 preferenze, seguito da Blasioli (2.560) che sarà lo sfidante al ballottaggio. Teodoro, al primo turno delle primarie, ha ottenuto 1.273 voti pescando soprattutto nei quartieri popolari: è stato il più votato a San Donato (seggio di via Rubicone) con 339 voti, più di Alessandrini e Teodoro messi insieme,e a Fontanelle con 119 voti. «Insieme agli amici che hanno portato avanti questa fase delle primarie», ha annunciato Teodoro, il primo a rompere gli indugi sulle alleanze il giorno dopo le consultazioni, «mi adopererò perché si arrivi a questo obiettivo, sia per rispettare l’orientamento di chi ha votato, sia perché Alessandrini garantisce con la sua storia, il suo stile, le sue idee, le sue proposte il profilo migliore per l’arduo compito che dovrà affrontare il prossimo sindaco: ridare respiro a una città maltrattata da incuria e velleitarismo. Esprimo soddisfazione e gratitudine agli elettori che mi hanno confermato la loro fiducia: vedo confermata la solidità del riconoscimento popolare del mio impegno pubblico». Blasioli si guarda intorno ma il regolamento delle primarie, così dice, «è strano»: al voto potranno tornare soltanto gli 8.589 elettori che hanno votato al primo turno. E se il bacino in cui pescare voti è sempre quello, la sfida per Blasioli si fa in salita dopo l’annuncio di Teodoro. Sì perché Teodoro può contare su un elettorato fedele.