Di nuovo c’è che Carlo Masci si è detto disposto a convergere sul sindaco uscente. Il passo indietro lo fa lui, il leader di Pescara futura, consapevole che se il centrodestra dovesse presentarsi al suo elettorato con tre candidati a sindaco sarebbe una Caporetto. Così adesso la partita è a due, tra Luigi Albore Mascia e Guerino Testa, o se si preferisce allargare il campo, tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra. Per Roberto Petri, coordinatore di Alleanza nazionale-Fratelli d’Italia, il punto è proprio questo: «Quella che è rimasta sullo sfondo sino ad oggi è la difficoltà del coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, di spiegare a Roma un eventuale passo indietro del sindaco uscente per convergere sul candidato del Ncd. Anche per lui sarebbe una debacle dopo il mandato ricevuto da Berlusconi».
Le logiche del territorio però sono altre. Primo, in quante città dalle dimensioni di Pescara esiste una lista civica come quella di Carlo Masci che viaggia da vent’anni intorno al 10%? Poi ci sono i precedenti, che pesano non poco nel braccio di ferro di oggi. Come quello del 2009, quando Guerino Testa, saldamente incardinato nel Pdl assieme a Luigi Albore Mascia, si vide sbarrare la strada della candidatura a sindaco da esponenti del suo partito, vedi l’ex senatore Andrea Pastore e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, per essere dirottato alla Provincia dove, oltre a scalzare il già designato Geremia Mancini, attuale segretario nazionale dell’Ugl Pensionati, vinse quelle difficili elezioni.
Queste sono le variabili che anche a Roma non hanno evidentemente trovato adeguato approfondimento. Il risultato al momento è questo: già in mattinata la città sarà tappezzata di manifesti con cui Guerino Testa annuncerà la convention di venerdì prossimo al cinema Circus per presentare la sua candidatura a sindaco. Albore Mascia non si ritira dalla corsa, nonostante gli incarichi compensativi che gli sarebbero stati proposti in questi giorni, ma trova il sostegno in extremis di Carlo Masci, che dopo l’accordo sottoscritto con Gianni Chiodi si è comunque assicurato lo scranno di consigliere regionale. Petri è tuttavia convinto che alla fine il miracolo ci sarà: «Vedrete, improvvisamente tornerà il sereno», ma la senatrice Federica Chiavaroli gela tutti, informando che non ci sono più margini di trattativa: «Il Nuovo centrodestra appoggia la candidatura di Francesco Maragno a sindaco di Montesilvano. Auspichiamo che Forza Italia assuma lo stesso atteggiamento a Pescara, sostenendo la candidatura di Guerino Testa, che è il candidato migliore per la vittoria».