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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sea nella gara per il nuovo aeroporto di Istanbul

MILANO Sea prova a internazionalizzarsi dopo il tentativo in Argentina. E, nelle more della chiusura con l’Europa del dossier Sea Handling, punta sulla Turchia. Ieri mattina il consiglio della società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa presieduto da Piero Modiano, secondo quanto risulta al Messaggero, avrebbe autorizzato la partecipazione alla gara per il nuovo scalo di Istanbul. In particolare Sea prenderà parte a un’associazione temporanea di impresa (ati), insieme a due partner, per aggiudicarsi un project construction management. Si tratta della costruzione di un nuovo aeroporto che affianchi quello situato a Yesilköy nella parte europea della capitale. I due partner sono uno locale e il gruppo italiano di ingegneria Aicom: in caso di successo della gara questi ultimi si occuperanno della costruzione, la società milanese fornirà la sua consulenza.
Il board, inoltre, oltre ad aver esaminato due accordi con FedEx Express e EasyJet, avrebbe fatto il punto sulla spinosa trattativa con la Ue che va avanti da un anno. Bruxelles ha comminato alla Sea una multa di 359,6 milioni più 92,5 milioni di interessi (in totale circa 452 milioni) per aiuti di Stato relativamente alle 18 ricapitalizzazioni effettuate sulla controllata Sea Handling da novembre 2002 a dicembre 2009. Handling è una società che cura alcune attività di manutenzione degli aeroporti.
SOLUZIONE PER HANDLING
Già la vecchia di gestione di Sea guidata da Giuseppe Bonomi ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione che scongiurasse il pagamento dell’ingente somma. Ora si sta esplorando di nuovo la strada della discontinuità battuta all’inizio quando fu studiato il conferimento del 70% degli asset di Handling in una newco da cedere a un partner: a questo proposito si era fatto avanti il gruppo inglese Menzies Aviations. Ma questa ipotesi fu scartata anche per le barricate dei sindacati relativamente ai riflessi occupazionali.
La nuova via d’uscita che sarebbe stata prospettata, venerdì 14, dal ministro Maurizio Lupi nel corso di un colloquio a Bruxelles con Joaquin Almunia prevederebbe la liquidazione di Sea Handling e la rinascita sotto altre spoglie. Gli asset della società di manutenzione verrebbero conferiti in una newco battezzata Airport Handling. Questo nuovo veicolo stipulerebbe nuovi contratti con le compagnie aerei e i dipendenti che verrebbero riassunti. I tempi per la risoluzione del contenzioso sarebbero però ancora lunghi, circa un anno.

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