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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/03/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
D’Alfonso imbarca sul camion Di Matteo e D’Ambrosio

PESCARA Sette voci tenorili e di soprano per il Pd nella corsa alla Regione. La lista ufficiale del Partito democratico per il Consiglio regionale riserva alla provincia di Pescara sette candidature, mentre in totale ne sono 31 dal momento che ai colleghi di Chieti, L'Aquila e Teramo toccano 8 candidati ciascuno, con un'equa suddivisione fra maschi e femmine in ossequio al principio della parità di genere. Per i rappresentanti pescaresi, invece, il principio salterà a favore delle donne che avranno 4 candidate su 7. La lista del Pd significa la squadra ufficiale voluta dal candidato presidente Luciano D'Alfonso, quindi di stretta osservanza. I tre uomini sono Donato Di Matteo, Giorgio D'Ambrosio e Alberto Balducci, le donne battono quattro con Marinella Sclocco, Pina Rasetta, Stefania Di Nicola e Antonella Allegrino, quest'ultima da confermare. A tutti, Luciano Ovunque chiede pacchi di voti, altrimenti ci metterà poco a scaraventarli giù da Lucamion. Donato Di Matteo, medico, ex assessore, nel mirino della sinistra storica come leader del "famigerato" partito dell'acqua, è il ritorno dell'anno, in pole position per rientrare a Palazzo dell'Emiciclo. Dove vuole restare, ma stavolta sui banchi della maggioranza Marinella Sclocco, con vista su un posto da assessore. Da Pianella a L'Aquila, Giorgio D'Ambrosio prova a riciclarsi, rimasto a secco di poltrone dopo averne avute fino a cinque contemporaneamente. Alberto Balducci, fedelissimo di Luciano Ovunque, promette al capoclasse voti a iosa per guadagnarsi il trasferimento da Pescara a L'Aquila. Pina Rasetta è una delle novità e porta il bagaglio da vice sindaco di Città Sant'Angelo con un'alacre attività nelle politiche sociali. Stefania Di Nicola, invece, merita un discorso a parte. Fino al 2012 con An ("Per sempre con te", recitava il suo santino) a sostegno del sindaco An di Montesilvano Lillo Cordoma, la Di Nicola saltò la barricata per approdare all'Italia dei valori, balzo che le valse un assessorato alla Cultura nella Giunta Di Mattia, nomina che le fu tolta per fare spazio al comico 'Nduccio. La Di Nicola non ha fatto polemiche e D'Alfonso, che non ha la memoria corta, si è ricordata di lei che ora raccoglie i frutti del silenzio. La settima sarà Antonella Allegrino, anch'ella ex Idv, ma la dottoressa molto impegnata nel sociale deve ancora sciogliere la riserva. Da ultimare la lista civica del presidente, dove si sono assicurati una poltrona Licio Di Biase e Gianni Teodoro. Allegria!

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