PESCARA Nell’immaginario di residenti, studenti e semplici cittadini a passeggio con pattini e biciclette, la Strada parco è una delle aree verdi più belle della città: un biglietto da visita a due passi dal centro e dalla stazione ferroviaria. Ma da qualche tempo, in concomitanza con l’avvio dei lavori del filobus e con lo spostamento del mercato rionale, il tracciato ricco di alberi e aiuole, ritagliato lungo l’ex percorso ferroviario Pescara-Montesilvano, è in stato di degrado e di abbandono. Un giardino lasciato in ostaggio dei senza fissa dimora, che quotidianamente utilizzano gli spazi pubblici per bivaccare, ubriacarsi o iniettarsi sostanze stupefacenti agli angoli della piazzetta in via Silvio Pellico, spesso sotto lo sguardo di bambini e famiglie. A raccogliere le segnalazioni dei cittadini, preoccupati per l’igiene e la sicurezza di quest’angolo della città dimenticato dalle istituzioni, è il presidente dell’associazione Strada parco Mario Sorgentone, che mostra il cumulo di lattine di birra, bottiglie di vino e pacchetti di sigaretta accartocciati nell’area in disuso del vecchio giardino del conservatorio Luisa D’Annunzio, a pochi passi dall’ingresso di viale Muzii e alle spalle della piazza con la fontana in via Silvio Pellico. «Questa parte della Strada parco», lamenta Sorgentone, «è diventata un bagno pubblico. Da fiore all’occhiello della città si è trasformata in una zona selvaggia, sporca e abbandonata. Le aiuole non vengono curate, ci sono rifiuti e spazzatura dappertutto. È diventata il ritrovo degli emarginati che mangiano e bevono sulle panchine e poi buttano le cartacce sporche oltre la ringhiera o a terra». Anche la fontana all’interno della piazzetta è piena di spazzatura, lattine vuote e acqua putrida. In mezzo alle cartacce, si intravede una siringa che galleggia e i resti di un piccione morto. I cittadini da anni denunciano alle istituzioni la presenza di emarginati e senza fissa dimora, ma nulla è stato fatto per cercare di bonificare l'area e dare respiro ai residenti, quotidianamente preoccupati per lo scoppio di risse notturne tra stranieri e non. Nel programma dell’associazione Strada parco c’è anche il recupero dell’area abbandonata della scuola media, protetta da cancellate e alle spalle della sede dell’organizzazione. L’idea è di realizzare un giardino destinato alla popolazione, dove ospitare eventi teatrali, concerti ed eventi nelle serate d’estate. «Abbiamo un punto di ascolto gratuito per problemi legali e fiscali», sottolinea Sorgentone, «ma di sera la gente ha paura ed evita di passare da questo lato della strada o di portare i bambini a passeggio. Se siamo obbligati ad attraversare la Strada parco, cambiamo lato della via. È un vero peccato, perché è uno dei posti più belli di Pescara, ma che adesso si sta deteriorando. E non oso immaginare cosa possa succedere una volta autorizzato il passaggio della filovia. La Strada parco finirà per diventare il regno del bivacco degli stranieri diretti a Montesilvano sulle ultime corse del filobus».