«Se Comune e Regione si decidono, noi siamo pronti ad entrare». Non si nasconde Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Busitalia, nel sottolineare l’interesse (seppur con atteggiamento attendista) che la società del Gruppo Ferrovie dello Stato nutre nei confronti del trasporto pubblico capitolino, oggi gestito da Atac. La conferma arriva a margine del Forum nazionale sul tpl organizzato da Fs, che si è svolto ieri mattina presso la Stazione Termini. L’Busitalia, all’interno del Gruppo si occupa di tutto quello che riguarda il «trasporto automobilistico», ovvero autobus, ma anche tram e metro leggere. Ovviamente, «dovranno essere queste istituzioni a decidere cosa vogliono fare di Atac, se mettere a gara la gestione dei chilometri o se vendere direttamente i servizi. Noi comunque ci siamo». Certo, ad oggi la sua crisi economica e gestionale sembra non rendere la municipalizzata un boccone appetibile, tuttavia «qualcuno prima o poi dovrà risanarla – sottolinea Mazzoncini - Le aziende si ristrutturano con un modello di gestione valido e mezzi migliori. In Europa, ma anche in Italia, le società di trasporto locale sono in utile».
C’è da dire che l’intervento di Mazzoncini sul palco del Forum è stato più che altro uno spot sulla cura Busitalia. A cominciare dall’esperienza di Firenze. Già, perché la società del Gruppo Fs nel 2011 ha già acquistato il 70% delle quote di Ataf, la municipalizzata della città gigliata. «In poco tempo – ha spiegato l’ad – abbiamo riportato l’azienda in pareggio e poi in utile. Senza toccare la tariffa di 1,2 euro a biglietto. Se adesso il Comune vorrà portare il prezzo del ticket a 1,5 euro, saremo in grado perfino di restituire a Firenze quei 3 centesimi per favorire altri investimenti». Non solo. Busitalia sembra essere il vero e proprio braccio armato attraverso il quale le Fs stanno facendo breccia nel tpl in varie zone d’Italia. Oltre Firenze, la società ha acquistato anche il 70% di Umbria Mobilità e, attraverso le sue quote in Sita Nord, ora gestisce anche parte del tpl Veneto.
Per capire cosa potrebbe accadere a Roma, bisogna guardare al modello fiorentino, messo in campo dall’ex sindaco (oggi premier) Matteo Renzi. Nel 2011 il Comune mise a gara la cessione del 70% della sua Ataf, mantenendo soltanto gli immobili e le infrastrutture. All’asta parteciparono, tra le altre, proprio Busitalia e la francese Ratp, società di trasporto parigina (che poi dovette virare sulla rete tramviaria). Entrambe, non a caso, potrebbero tornare a scontrarsi sul territorio capitolino. Eloquente la risposta (molto piccata) data proprio da Mazzoncini alla domanda sui francesi: «Assurdo che possa partecipare alle gare in Italia. Noi non possiamo partecipare alle gare in Francia».
Intanto, da Atac arrivano forti indiscrezioni per ciò che riguarda le ferrovie concesse. Al momento è questa, infatti, la parte più concreta di tutta la vicenda. Busitalia infatti starebbe già sondando il terreno con la Regione Lazio per prendersi le ferrovie leggere Roma-Giardinetti e la Roma-Viterbo. In particolare, per il trenino giallo della Casilina sarebbero già pronti 25 convogli a scartamento ridotto e le richieste di trasferimento del personale. L’operazione, secondo i rumors, avverrebbe con il supporto del F2I, il Fondo Italiano per le Infrastrutture, guidato da Vito Gamberale, che già opera alla Sagat di Torino. Per la Roma-Lido, invece, i francesi di Ratp sarebbero in netto vantaggio su un eventuale gara d’appalto. Lo sfondamento alla fetta capitolina (bus, metro e metro C) dipenderà molto, però, dal destino dell’Agenzia Unica Regionale: Zingaretti ha già fatto partire l’iter di fusione di Aremol, Astral e Cotral Patrimonio ed è deciso a non fermarsi. Il sogno del governatore è inglobare anche l’Agenzia Roma Mobilità, dando "visione metropolitana" al tpl, ma sulle modalità sarebbe in atto un fortissimo scontro con il sindaco Marino e l’assessore Improta.
Ottime notizie per i pendolari del Lazio. La Regione sta pagando a Trenitalia gli arretrati sul contratto di servizio (fondi pari a zero negli ultimi tre anni). Così, l’azienda consegnerà a breve 9 treni Vivalto nuovi di zecca, il primo inaugurato il 2 aprile a Civitavecchia. I nuovi convogli che saranno introdotti sulle ferrovie regionali entro giugno 2015 saranno 26, per un completo rinnovamento della flotta. Novità anche per quanto riguarda il Leonardo Express. Il collegamento diretto con l’aeroporto di Fiumicino sarà dotato a partire dal giugno 2015 di altri 5 treni Jazz, «più comodi e spaziosi», assicura Trenitalia.