PESCARA Una testa, un volto: il centrodestra lavora per arrivare al voto con un candidato sindaco unico. Ieri sera il tentativo è andato a vuoto, oggi l’ultimo assalto fra Altero Matteoli (Forza Italia) e Renato Schifani (Ncd). La notizia è che le prove tecniche di disgelo fra le "anime" della coalizione stanno funzionando, la prova è che alla presentazione di Guerino Testa candidato sindaco (Circus, ore 18.30) ci saranno anche Luigi Albore Mascia, Nazario Pagano e forse Gianni Chiodi. Il sindaco uscente a "casa" del nemico giurato sembra una resa, ma non lo è perché a sbarrare la strada a Testa rimane il vertice romano di Forza Italia, Altero Matteoli in primis, che non vuol saperne di derogare dalla regola seguita in tutta Italia, cioè quella di ricandidare il sindaco uscente, sempre e comunque. Persino in Abruzzo, "pezzi" importanti degli azzurri sono rassegnati a ingoiare il rospo e gli stessi Fratelli d'Italia dicono che "adesso dev'essere Forza Italia a fare il passo indietro". Ergo, a tirar fuori dalla mischia Luigi Albore Mascia che, fra parentesi, non rimarrebbe a mani vuote. Per lui si profila un ruolo di prestigio all'Agcom (Autorità garante per le comunicazioni) nel quale il sindaco potrebbe rendersi molto utile a Pescara soprattutto per il caso delle antenne di San Silvestro, che si tenta vanamente di delocalizzare da venti anni. Convinto Mascia, restano da convincere i forzisti capitolini, che invece tengono il punto a favore di Mascia. «Paradossalmente ho più amici a Roma che in Abruzzo», commenta fra il sarcastico e l'amareggiato. Per Testa, invece, al momento c'è il tifo del Nuovo centrodestra, dal senatore Gaetano Quagliariello al ministro delle Infrastrutture, attesi stasera al Circus. Proprio al ministro con parentele frentane, Testa chiederà «un impegno forte sul rilancio di porto, aeroporto, stazione ferroviaria e interporto. - annuncia - Sarà questo il primo punto del mio programma». Non a caso intitolato "Si parte", resta da vedere se in aereo, con la nave, in treno o in automobile. Ma l'importante è partire e Guerino Testa prova a farlo in quarta: «Un obiettivo da centrare subito - spiega - è la discontinuità rispetto alla politica degli ultimi anni, per me la politica si fa in mezzo alla gente, fermo restando che poi spetta agli amministratori prendere le decisioni. Ma a me piace condividere, non solo Facebook, i programmi con i cittadini». Infrastrutture a parte, la Pescara che ha in mente è «una città leader nei grandi eventi. Ironman è un ottimo esempio di volàno turistico ed economico, il resto deve farlo una rassegna annuale che faccia di Pescara la capitale del medio Adriatico. Non sulla falsariga della fiera del Levante, penso a un target più spiccatamente turistico». E a chi gli addebita il fallimento della Stella Maris, ancora in pieno degrado dopo cinque anni di guida della Provincia, Testa risponde così: «Sono stato proprio io a fare il bando di gara, poi sono riuscito a ottenere dalla Regione i fondi per la bonifica e ho nel cassetto il progetto buono per far risplendere la Stella Maris, dove un presidio di sicurezza come la polizia provinciale non mi sembra uno scandalo. Che sia poi la Provincia o il Comune di Montesilvano a gestirla lo sapremo col tempo. Ma l'importante è stato partire». Infatti da stasera «Si parte».