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Pescara, 23/07/2024
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Data: 01/05/2007
Testata giornalistica: Il Messaggero
Metro, la Cgrt chiede la rescissione. Inviata una lettera ai vertici dell'Amministrazione comunale: «Sei mesi di inutili attese» Il concessionario chiede il rimborso di svariati milioni di euro.

Clamorosa svolta sulla realizzazione della tramvia su gomma: la Cgrt ha chiesto ufficialmente al Comune la rescissione del contratto. Non pesano solamente le tre inchieste avviate dalla Procura della Repubblica sulla realizzazione della metropolitana di superficie, adesso anche il concessionario è sceso in campo dando il ben servito ad un'amministrazione comunale "colpevole" di aver messo in atto gravi inadempienze sulla revisione dello schema di convenzione, facendo di fatto naufragare la predisposizione della stessa. Sei lunghi mesi di inutili attese, quelli attesi dal concessionario affinchè il Comune trovasse un po' il bandolo della matassa, anche alla luce delle recenti osservazioni del Ministero. Per la Cgrt dunque di tempo ne è passato, anche fin troppo. In una lettera indirizzata al sindaco, all'assessore comunale Luigi D'Eramo, all'ingegnere capo Mario Di Gregorio e alla direzione dei lavori della tramvia, la concessionaria ha ripercorso la cronistoria della metropolitana, caratterizzata da vari stop, inchieste e lentezze dell'iter soffermandosi soprattutto su nove punti, (quelli del contratto) che non sarebbero stati rispettati e che di fatto avrebbero fatto slittare la convenzione dai 18 mesi previsti a due anni. La palla ora passa alla nuova amministrazione che avrà tempo solo tre mesi per individuare una nuova impresa che porti avanti l'opera altrimenti ai già due milioni di euro che si dovranno pagare alla Cgrt quali riserve, si aggiungeranno altri 12 milioni di euro (quelli versati fino ad oggi dallo Stato) ed ulteriori 8 milioni (sempre versati dalla Cgrt quale denaro sborsato per la realizzazione della tramvia). Un buco nero per le casse comunali che rischia di inghiottire completamente la città.
Ostacoli ed inadempienze che non hanno permesso di fatto la consegna dei lavori residui, la tratta di via Roma, la definizione conclusiva del percorso della tratta interessante l'attraversamento del terreno nella disponibilità della Asl, la rimodulazione della convenzione per migliorare la bancabilità dell'operazione, l'incontro con i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per sollecitare le attività di concertazione propedeutiche alla sottoscrizione di un accordo per le procedure, l'individuazione repentina del gestore di trasporto pubblico, la verifica della situazione di lavorazione del programma di esercizio e la nomina del direttore, la verifica dello status della procedura di applicazione dei vincoli convenzionalmente richiesti. Motivi dunque che hanno costretto la Cgrt a chiedere la rescissione della convenzione.

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