ORTONA Alcuni imprenditori del porto di Ortona, su iniziativa propria, si sono recati, di recente, al vicino porto di Bar, il più grande del Montenegro. La intenzione degli operatori è di instaurare nel prossimo futuro rapporti di lavoro e commerciali, appunto, tra le due realtà portuali, al fine di incrementare il traffico di merci e anche il movimento turistico e, quindi, sviluppare l'economia dei paesi. Ma c'è anche un patto di reciproco sostegno sulle grandi commesse, ovvero ciò che non ha il porto di Ortona magari ce quello di Bar e viceversa. Il grande “neo” del nostro scalo ortonese è l'inadeguata profondità dei fondali, soprattutto all'imboccatura del bacino che ci costringe a chiudere la “porta” a navi di grande tonnellaggio e con pescaggio superiore ai meno 6 metri e 80. Al contrario, il porto di Bar ha ottimi fondali a meno 13 metri che consentono l'ingresso e l'uscita di navi a pieno carico, ottime banchine, ottimi spazi portuali, attrezzature, magazzini anche refrigerati. Il porto lavora 24 ore su 24 e ha l'autorità portuale a partecipazione statale. Lo Stato ha tutta l'intenzione di incrementare il traffico del suo porto e quindi le Istituzioni e gli “addetti ai lavori” si sono messi a completa disposizione della delegazione imprenditoriale di Ortona formata da: il presidente e il responsabile della logistica dell'impresa portuale Buonefra, Tommaso Nervegna e Achille Bottega; il presidente dell'agenzia portuale Fiore, Stefano Garraffo e l'agente marittimo della società Davide Tucci. La delegazione è stata accolta molto bene e ha incontrato il presidente del Cda Autorità portuale, professor Ivanovic Predrag, il presidente dello stesso organismo, Radovan Orlandic, il manager sviluppo Deda Delovic e manager esecutivo, Slobo Pajovic. Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Bar, Zarko Pavicevic e c'è stato anche l'incontro con l'ambasciatore italiano, Vincenzo Del Monaco. Il gruppo ha incontrato anche gli imprenditori e le agenzie portuali. L'idea è quella di creare un collegamento con nave traghetto Ortona-Bar. «Siamo rimasti piacevolmente colpiti dal porto di Bar», spiegano gli imprenditori ortonesi, «istituzioni e imprenditori lavorano in stretta sinergia per far crescere il loro porto sul quale hanno puntato tutto, è l'economia della loro città. Un modello vincente che dovrebbe essere esportato e applicato anche nella nostra realtà portuale. Lorenzo Seccia