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Pescara, 25/11/2024
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Data: 30/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Mascia, oggi si decide: rinuncia o avanti divisi. Il centrodestra gli chiederà un passo indietro

Il centrodestra si riunisce oggi per chiedere a Luigi Albore Mascia di fare un passo indietro in nome dell’unità. E’ forse l’ultimo tentativo disperato per tenere insieme una coalizione altrimenti destinata a dividersi nella corsa a sindaco tra Guerino Testa a capo di Ncd e Luigi Mascia con Forza Italia, finora sostenuto anche da Pescara futura, Udc e Fratelli d’Italia-An.
L’incontro di oggi arriva 48 ore dopo il bagno di folla che al Circus ha salutato l’esordio di Guerino Testa nella sfida per la poltrona più ambita di Palazzo di città. A stupire l’altra sera non è stata tanto (o non solo) la grande partecipazione di pubblico (il teatro era tutto esaurito), quanto l’entusiasmo palpabile che Testa è stato capace di suscitare a tutti i livelli come solo un leader sa fare: guarda caso ieri la marineria ha chiesto di incontrare lui, la senatrice Chiavaroli e il ministro Lupi per discutere di problemi del porto: «La questione sarà portata al tavolo del governo nazionale con il coinvolgimento del sottosegretario Legnini» è la sintesi del tavolo.
Eloquente, al Circus, lo sguardo perplesso di Nazario Pagano (presidente regionale forzista) che venerdì sera sembrava domandarsi come poter uscire dall’impasse: una grana che spetta a lui gestire e che neppure l’appello all’unità lanciato da Berlusconi in persona è servito a risolvere. E mentre Pagano rifletteva, la regia curata nei dettagli da Michele Russo alzava progressivamente il calore e il sostegno della platea del Circus verso il protagonista della serata: la passerella del “voto Guerino Testa perché...”, il tormentone di Pescara Happy con Testa, una Federica Chiavaroli nel ruolo di trascinatrice al microfono che non ha risparmiato frecciate al sindaco uscente e a Forza Italia, e come lei hanno fatto Lupi e Quagliariello. Infine la ciliegina sulla torta, la canzone intonata a sorpresa da Davide Scudieri: «Ci vuole Testa in questa città, ci vuole cuore per questa città». Atmosfera berlusconiana con tanto di coro e obiettivo centrato: la canzone impazza sul web, Testa rappresenta il nuovo mentre Mascia, apparso teso, si ritrova per paradosso nel ruolo di chi rifiuta di comprendere la situazione e si ostina a voler mantenere una posizione divenuta per lui indifendibile, almeno in città: perché è nella sua Pescara, e lui lo ha capito, che gli alleati gli chiedono di fare un passo indietro, lasciando campo libero a Testa. Lo scenario cambia però nell’inquadratura da Roma: il coordinatore della commissione elettorale nazionale, Altero Matteoli, continua infatti a sostenere la ricandidatura del sindaco uscente il quale, forte di questo appoggio, non è affatto disposto a rinunciare. Chi non si rassegna all’ipotesi di un centrodestra diviso è Fratelli d’Italia-An, che sollecita Forza Italia a decidere sul candidato sindaco «o ci organizzeremo per le primarie» (vedi articolo in regionale). Ma Testa è già partito.

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