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Pescara, 25/11/2024
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Data: 01/04/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Mascia fa retromarcia su Filò: «Basta lavori». Le condizioni critiche dei marciapiedi impediscono l’uso del mezzo ai disabili

PESCARA Dopo anni di assenza, il Comune di Pescara si accorge delle barriere architettoniche presenti sul tracciato del Filò e chiede alla Gtm di sospendere i lavori, almeno fino al 3 luglio, quando il Tar si pronuncerà sui ricorsi pendenti, presentati dal Comitato cittadino per la tutela della strada parco, l’associazione Carrozzine determinate e Wwf. La «necessità di una riflessione in ordine a tali lavori – si legge nella lettera inviata dal sindaco Mascia il 25 marzo al presidente dell Gtm, Michele Russo – scaturisce dalle condizioni critiche dei marciapiedi e delle banchine di sosta che in alcuni casi impedirebbero o renderebbero difficilmente utilizzabile l’infrastruttura da parte dei disabili». I lavori in causa riguardano la tesatura dei cavi elettrici, in programma dal 7 aprile. Il tutto, nonostante siano ancora irrisolte le gravi anomalie contrattuali e progettuali segnalate l'11 settembre del 2013 dal comitato regionale Via, a cominciare dai tanti ostacoli che fioccano ovunque lungo i 5.750 metri del tracciato. Intanto, nei giorni scorsi i tecnici della Balfour Beatty hanno eseguito dei rilievi propedeutici all'elettrificazione che dovrebbe interessare, in prima fase, un tratto di appena 2,5 chilometri sui sei complessivi. Uno spreco di denaro pubblico, almeno in questo momento, se si considera l’esito incerto della decisione del Tar. Va precisato, inoltre, che l’elettrificazione insieme ai pali, ai fili e ai sei filobus che la Gtm dovrà acquistare, incidono di oltre due terzi sull’appalto multimilionario (25, per la cronaca). In poche parole, numeri che fanno sorgere il dubbio sulla fretta di avviare i lavori malgrado le criticità rivelate. Intanto, sono la tutela dell’interesse pubblico e la sicurezza dei cittadini, nonché il bisogno di «garantire l’economicità, l’efficacia e la trasparenza dell’agire della pubblica amministrazione» a smuovere Mascia nel «suggerire» alla Gtm, «di valutare l’opportunità di sospendere, ove tecnicamente possibile, l’attività di elettrificazione». Seppur riduttiva perché prende in considerazione solo il problema delle barriere, mentre le criticità della strada parco sono tante di più, la lettera del sindaco rappresenta un passo importante per quanti provano a impedire la realizzazione di un’opera contestata. Un esempio, tra tanti, riguarda il Comune di Montesilvano, che lo scorso 5 ottobre aveva chiesto alla Gtm dei chiarimenti sulle numerose criticità del Filò. Invitando, in primis, la Gtm a fare, a proprie spese, tutti i rilievi seguiti dall’eliminazione effettiva delle barriere architettoniche. Ma il Comune di Montesilvano non si è fermato qui. Sono tanti altri gli argomenti sollevati, dall’omologazione mancante del Phileas, il mezzo che dovrà circolare sulla strada parco, al problema dell’inquinamento, fino all’incognita del chi dovrà sostenere gli ingenti costi di gestione (2,5 mln di euro). Da aggiungere il problema del sottofondo stradale, da consolidare a Montesilvano con calcestruzzo rinforzato per evitare la formazione di ormaie, solchi profondi causati dal passaggio ripetuto del pesante filobus su carreggiate non idonee. La situazione del sottofondo stradale, poi, rimane un mistero. L’appello del Comune di ricevere lo studio sui carotaggi eseguiti nel 2012 da una ditta di Ancona, è finito nel nulla, insieme a tutte le altre richieste.

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