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Pescara, 25/11/2024
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Data: 01/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ama, il nuovo piano bocciato dai sindacati «Con i tagli alle linee per l’Università si è raddoppiata l’attesa»

«Un piano inaccettabile che non prevede una riorganizzazione o razionalizzazione, ma si tratta di un taglio lineare al servizio». È questa la valutazione delle segreterie provinciali trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl del piano industriale dell’Ama (azienda di trasporto urbano). «Un taglio pesante di oltre 500 mila km, accompagnato da un contestuale aumento delle tariffe. Si taglia soprattutto sulle linee a servizio dell’università portando la frequenza delle corse dagli attuali 40 minuti ai futuri 80. Pensare di raggiungere l’obiettivo dell’aumento della bigliettazione diminuendo l’offerta ci pare una illusione. Ci pare un paradosso sostenere che bisogna trattenere i giovani in città e contestualmente si taglia il principale servizio ad essi rivolto. Un servizio già oggi insufficiente ma che con tale piano industriale rischia di essere evanescente e certamente costringerà tanti cittadini a non poterlo utilizzare. Vengono poi gli aspetti occupazionali. Il piano presentato certificherebbe 12 esuberi nell’organico Ama e un numero ancora non quantificato nell’azienda sub affidataria, anch’essa coinvolta nei tagli. Certo non e ciò di cui si ha bisogno in questa disgraziata città» I sindacati continuano: «Tutto questo ci viene presentato come inevitabile, ma noi crediamo che di maggiori risorse vi sia bisogno in questo settore se davvero si vogliono trattenere nella nostra città giovani e meno giovani. Per tali motivi non possiamo condividere il piano industriale presentato che a nostro avviso rischia di segnare la fine dell’aziende e del servizio ai cittadini». I sindacati chiedono, dunque, le modifiche al piano industriale presentato e di adottare le misure necessarie a migliorare il servizio. «Alla proprietà spetta la scelta» continuano «al consiglio comunale la responsabilità di adottare il piano presentato o come sarebbe auspicabile l’alternativa allo stesso presentata dall’azienda denominato Piano A». « Noi siamo pronti a discutere di riorganizzazione e razionalizzazione del servizio, che evidentemente non ravvisiamo nel piano presentato». I sindacati si dicono pronti a discutere, sebbene l’incontro programmato a tal fine da più di dieci giorni e fissato per ieri sia saltato per indisponibilità aziendale «che ha fretta di applicare i tagli ma poco tempo per il confronto» concludono i sindacati.

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