Apprendiamo dagli organi di informazione di indagini in corso e accuse pesanti riferite ai titolari, e non solo, dell’azienda Di Nino Trasporti di Pratola Peligna. Non siamo ovviamente in grado di giudicare se le pesanti accuse siano riscontrabili in fatti concreti ed insindacabili, ma possiamo certamente affermare che il nostro rapporto con l'impresa iniziato circa due anni fa è stato alquanto difficile e complicato, fino ad interrompersi quasi completamente dopo qualche mese. Durante il periodo di contrattazione siamo stati costretti a constatare che l'azienda, utilizzando strumentalmente il tema della crisi come pretesto, voleva riconoscere ai lavoratori indennità inferiori rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro arrivando addirittura a sospendere l'erogazione della quattordicesima mensilità e soprattutto abbiamo avuto più di una perplessità sui corretti tempi di guida occorrenti per completare ciascun viaggio. Sulla base di queste considerazioni e valutazioni ed alla luce delle dimensioni e dell'importanza dell'azienda, non a caso, tutta l'imponente struttura della Filt Cgil coinvolta nella trattativa (da quella nazionale a quella regionale, a quella comprensoriale e finanche alla stessa rappresentanza sindacale aziendale) ha deciso di non sottoscrivere un simile ed irricevibile accordo. Abbiamo poi appreso con molto dispiacere che ciò che per noi era inaccettabile è stato invece condiviso e concordato con altre organizzazioni sindacali, che tra l'altro all'epoca della sottoscrizione rappresentavano pochi lavoratori, e che soprattutto non hanno ravvisato la necessità di confrontarsi in assemblea con i lavoratori a cui tale accordo era rivolto. Comprendiamo ovviamente che in questi giorni il clima in azienda non sia sereno, ma non possiamo condividere le dichiarazioni riportate dalla stampa e attribuite alle RSA aziendali, compresa quella appartenente alla nostra organizzazione, tendenti a minimizzare le difficoltà vissute dai lavoratori, ed ad incensare il clima aziendale. Difficoltà con le quali più volte siamo stati costretti a misurarci, per differenze retributive, lavoro straordinario, e provvedimenti disciplinari che troppo spesso ci sono parsi pretestuosi o vessatori. Ovviamente ci auguriamo che le indagini si concludano celermente, e che al più presto il clima e le relazioni aziendali possano avere un percorso più lineare e condiviso. I fatti riportati sono gravi ma purtroppo non così isolati , e ci auguriamo pertanto che l'attenzione della magistratura sconfigga le tante pratiche ai limiti della legalità e del dumping contrattuale che troppo spesso incrociamo nel settore.
Segreteria regionale Filt-Cgil Abruzzo, il segretario generale Franco Rolandi
Segreteria provinciale Filt-Cgil L’Aquila, il segretario generale Domenico Fontana