PRATOLA PELIGNA «Stiamo decidendo se presentare una memoria difensiva. Ma facciamo notare che il clima investigativo è troppo avvelenato». Dopo aver contestato i metodi utilizzati dalla polizia stradale e dalla stessa Procura, i legali della Di Nino Trasporti si sono messi al lavoro per smontare le accuse nei confronti dei 15 indagati. «Ribadiamo che tutto è partito dalle dichiarazioni di due autisti che erano stati licenziati e che nutrivano evidenti motivi di rancore nei confronti della nostra azienda» affermano. Intanto da Forza Italia, partito al quale ha aderito la vice presidente della Provincia, Antonella Di Nino, continuano ad arrivare manifestazioni di stima e di vicinanza. «Esprimo piena solidarietà e vicinanza alla famiglia Di Nino per la vicenda che li ha coinvolti», scrive in una nota l’onorevole Fabrizio Di Stefano «credo che le dichiarazioni del gruppo Di Nino, in risposta alle accuse che gli sono state rivolte, siano già sufficienti a chiarire la vicenda. Confidando nel buon lavoro della magistratura, ritengo che la vicenda si chiarirà molto presto ed al gruppo Di Nino sarà restituita l’immagine di serietà e dignità che ha sempre avuto quale azienda che da anni ormai onora l’Abruzzo». «Chi come me ha avuto modo di conosce Antonella Di Nino e la sua famiglia», è intervenuto il consigliere regionale FI, Emilio Iampieri, «ha potuto apprezzarne serietà, correttezza e attaccamento al lavoro. Auspico pertanto che tale vicenda possa concludersi velocemente e senza lasciare ombre».