Il consigliere foschi Queste persone rifiutano ogni altra sistemazione che è stata offerta loro da Comune e associazioni
PESCARA Secondo blitz nel giro di due giorni per contrastare degrado e sporcizia, tipici delle zone dove si accampano persone senza tetto. Se due giorni fa è stato preso di mira il Cofa, l'ex mercato ortofrutticolo che si trova sul lungomare sud della città, dove stavano dormendo 15 persone, all'alba di ieri sono stati liberati gli spazi del tunnel delle ferrovie dove si rifugiano decine di disperati, una quarantina ogni notte. Fino a qualche mese fa queste persone trovavano rifugio e dormivano all'interno della stazione, ma in seguito a un provvedimento di chiusura notturna, le porte si bloccano poco dopo le 23 e i clochard si accontentano di dormire all'aperto, sul marciapiedi o sotto il tunnel, sotto gli occhi di chiunque e sistemati alla meno peggio. Ieri, verso le 7, sono entrati in azione gli uomini della polizia municipale, coordinati da Adamo Agostinone, e quelli della polizia ferroviaria, coordinati da Davide Zacconi, con il supporto del personale della Attiva che ha caricato due mezzi di materiale, portando via tutto ciò che i senzatetto usano per dormire: coperte, materassi, cartoni, rifiuti. Quando è scattato il controllo c'erano 18 persone, 15 uomini e tre donne, tutti romeni e tutti già conosciuti dalle forze dell'ordine che proprio in questi giorni stanno portando avanti una operazione di identificazione a tappeto, finalizzata a combattere l'accattonaggio ai semafori della città. Ieri mattina, nel momento in cui il tunnel è stato svuotato, è scattata la fase due, affidata alla Attiva, che si è preoccupata di ripristinare le minime condizioni igienico sanitarie, bonificando e igienizzando la zona. C'era di tutto, lì sotto, e le operazioni sono andate avanti fino alla tarda mattinata. E' possibile che già ieri sera si siano ripresentati tutti lì, a dormire, ma presto gli spazi aperti che fiancheggiano l'ingresso della stazione saranno chiusi con dei cancelli e il bivacco diventerà davvero impossibile. Sempre ieri sono stati allontanati anche i romeni che dormivano in due auto, nella zona del mercatino dei senegalesi, e avevano perfino allestito una cucina all'aperto accatastando materiale di ogni genere. Anche in questo caso è stato tutto rimosso dalla Attiva, arrivata con due Apecar. «Non possiamo, però, considerare risolto il problema», dice dal Comune il consigliere delegato Armando Foschi. «Queste persone, infatti, rifiutano ogni altra sistemazione, come il dormitorio o le case famiglia per le donne, che comunque è stata offerta loro da Comune e associazioni».