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Data: 08/04/2014
Testata giornalistica: Terre marsicane
La crisi dell'Arpa - "L'Arpa non è più in grado di dare certezze ai dipendenti" Dura presa di posizione della rsa di Avezzano

Avezzano - Una precisa volontà politica ha trasformato l’Azienda, che fino a ieri godeva di una condizione virtuosa, classificata tra le migliori aziende del settore sul piano nazionale, oggi sconta una situazione di grave criticità, soprattutto per colpa di una gestione caratterizzata da scelte inadeguate che hanno contraddistinto l’operato del Presidente Massimo Cirulli, ciò è avvenuto con la complicità del Governo Regionale e quindi, con la condivisione dell’Assessore regionale ai Trasporti. Il Consiglio di Amministrazione dell’Arpa, supportato da una dirigenza inadeguata, ha deciso vari investimenti senza la necessaria copertura finanziaria, il più significativo, è stato l’acquisto di autobus che unitamente ai servizi espletati senza contribuzione, pari a 1.500.000 km, hanno determinato in parte le note criticità economiche per le quali, sono state trovate soluzioni tampone che ancora non si sono totalmente concretizzate e che non rappresentano nemmeno la soluzione delle problematiche aziendali.

Sul fronte dell’organico, ormai ai minimi storici, si registra un ricorso esasperato del lavoro straordinario che supera ogni limite legale, i lavoratori  compressi dallo straordinario, effettuano fino a due turni di lavoro al giorno e per evitare l'interruzione dei servizi, non hanno nessuna certezza sulla concessione delle ferie, inoltre, non vi è alcuna possibilità che le officine, con l’organico assolutamente insufficiente, possano far fronte seriamente alla sistemazione dei mezzi in modo da garantire i servizi e soprattutto la sicurezza degli addetti e dei viaggiatori trasportati. Per le dimensioni dell’Azienda e per la mole di servizi che svolge, è necessaria l’immediata trasformazioni di tutti i Part-Time in Full-Time e l’assunzione di almeno 40 autisti e  20 meccanici.

La spending review aveva lo scopo di eliminare gli sprechi, le duplicazioni di corse ma soprattutto la eliminazione di poltrone occupate dai tanti dirigenti super pagati e poco funzionali al ruolo nonché, i consigli di amministrazione pletorici e baluardo spesso di “fedeli amici della politica”. Come prima ipotesi si è prevista la fusione delle tre aziende pubbliche di trasporto Abruzzesi, quindi, la creazione di un soggetto trasportistico forte, in grado di dare risposte adeguate alla mobilità abruzzese. Per questo motivo è stato impegnato anche il Consiglio Regionale che con una apposita legge, ha disciplinato tempi e modi per la unificazione delle tre aziende, stabilendo come termine  per la conclusione dei lavori il 30 giugno 2012.

L’iter però, è stato fortemente osteggiato da  gruppi politici riferiti alla maggioranza del Governo Regionale e dai C.d.A delle stesse Aziende concludendosi con un  nulla di fatto. Il dubbio che ci fosse una regia che vorrebbe l'Arpa allo sfascio piuttosto che risanata è diventata una certezza. I lavoratori dell’Arpa si schierano al fianco di tutti i viaggiatori, chiedono la loro comprensione per le azioni e le procedure che verranno intraprese per un immediato cambio di rotta a garanzia di una mobilità adeguata alle necessità degli abruzzesi e, a tutela anche di un capitale regionale come quello rappresentato dall’Arpa.

 

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