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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/04/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Rischiano il posto per i tagli Ama. Autisti Cta s’incatenano ai cancelli. Fontana (Filt-Cgil): «Salvaguardare l’occupazione»

La protesta di un gruppo di dipendenti del consorzio che gestisce in subappalto alcuni servizi bus. Poi la trattativa e si apre uno spiraglio.

L’AQUILA Si sono presentati al lavoro, pronti a prendere servizio. Ma hanno scoperto che stavano per essere licenziati. Brutta sorpresa, ieri mattina, per sette autisti del Cta, il consorzio che gestisce in subappalto alcune corse bus per conto dell’Ama. Si tratta dei primi effetti del piano di riorganizzazione dell’azienda della mobilità urbana: è scattata la soppressione di linee ritenute marginali e quindi anche i tagli al personale. Provvedimenti arrivati senza preavviso e senza alcuna concertazione sindacale. L’allarme, lanciato dalla Filt-Cgil, coinvolge 13 dipendenti del Cta, che rischiano di perdere il posto. Dopo una mattinata trascorsa a presidiare la sede del consorzio, con il gesto eclatante di due lavoratori che si sono incatenati alle inferriate del cancello, si è però aperto uno spiraglio. «Il presidente del Cta ha incontrato i vertici Ama», spiega il segretario provinciale della Filt-Cgil Domenico Fontana, «e alla fine è stato deciso di congelare i licenziamenti e aprire una trattativa. Una scelta sensata, visto che comunicando il licenziamento ai dipendenti l’azienda ha compiuto un atto unilaterale e incomprensibile. Attualmente si può utilizzare la procedura di cassa integrazione ordinaria tra tutti i 32 lavoratori, già aperta. Ci batteremo per individuare una soluzione in grado di salvaguardare l’occupazione e continuiamo a bocciare senza riserve il piano industriale dell’Ama, fatto solo di tagli lineari». Il primo incontro tra le parti è stato convocato per domani alle 15,30 nella sede del Cta. I dipendenti manterranno comunque alta la guardia e sono pronti anche ad altre iniziative di protesta. L’Ama ha accumulato una perdita di un milione, che intende ripianare non solo tagliando su corse e personale, ma anche con l’incremento delle tariffe: il costo del biglietto passerà da un euro a 1,10.

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