Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 09/04/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Si presentano i tagli ai bus. Sette autisti licenziati in diretta Momenti di agitazione nel corso della commissione consiliare

L’AQUILA Si è consumato durante i lavori della commissione convocata per esaminare il contratto di servizio dell’Ama il dramma dei sette lavoratori del Cta (consorzio trasporti e autonoleggiatori) che per conto della municipalizzata gestisce in subappalto le cosiddette corse marginali, ovvero quelle da minor utenza. Urla e rabbia degli ex dipendenti nei confronti di sindaco, vertici dell’azienda e consiglieri che per un’intera mattinata hanno sviscerato il piano lacrime e sangue che prevede riduzione delle corse per circa 400 mila chilometri, revisione della contrattazione di secondo livello e, estrema ratio, l’aumento del 20 per cento delle tariffe per gli utenti. Almeno stando a quanto riportato nell’ipotesi di piano d’esercizio che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale per l’affidamento del servizio da circa 2,7 milioni all’anno. Già perché per il primo cittadino l’aumento del biglietto del bus «è impensabile. Nel bilancio di previsione sono previsti tagli pesanti, per quasi 9 milioni, e di tassare gli utenti non se ne parla». Altra previsione prevista nel piano, ma smentita dal direttore De Angelis, è la revisione della contrattazione di secondo livello «perché finora ha prodotto buoni risultati». Sulla carta, insomma, è scritta una cosa e a parole i vertici Ama ne dicono un’altra, nella confusione generale di consiglieri che hanno chiesto più volte quali fossero le reali previsioni del piano industriale dell’Ama. L’unico dato certo è che l’azienda per la mobilità, parole del presidente Del Re, deve fare i conti «con un disavanzo di bilancio di 839mila euro». Perdite che andranno ripianate con riduzione dell’offerta, anche se (secondo Cialente) ci sono 132 corse di cui usufruisce un solo viaggiatore, aumento dei tempi d’attesa e disagi per cittadini e studenti: in tal senso l’appello del rappresentante Udu, Mattia Scarsella, che ha invocato una maggior frequenza degli autobus da e per i poli universitari. Non una parola, invece, sui crediti vantati dall’Ama nei confronti delle altre municipalizzate per l’affitto di stabili o l’erogazione di servizi(1milione circa verso l’Asm, 86mila verso il Ctgs e 161mila verso il Sed) o dei 12 esuberi annunciati. Gli unici ad averci rimesso il posto, in virtù della riduzione del chilometraggio previsto nel piano (che, però, non è stato ancora approvato) sono i sette lavoratori del Cta, che hanno denunciato irregolarità nel contratto di subappalto e chiesto le ragioni della mancata proroga della cassa integrazione, di cui pure avrebbero potuto beneficiare. Attimi incandescenti che solo grazie al buon senso e la capacità di mediazione di alcuni dei mediazioni non sono trascesi in azioni ben più eclatanti. Sulle municipalizzate, comunque, è il caos e la commissione d’indagine voluta da parte delle opposizioni e dal sindaco stesso tarda a riunirsi. «Se non lo farà entro 15 giorni convocherò i revisori contabili di tutte le municipalizzate dal 1994 ad oggi per fare luce su responsabilità di ogni singolo amministratore» ha detto Cialente.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it