TERAMO Pullman dell’Arpa strapieni, pendolari lasciati a piedi a Piano d’Accio. La denuncia arriva da una lavoratrice costretta mercoledì mattina all’ennesimo ritardo sul posto di lavoro a causa del disservizio sulla linea tra Giulianova e Teramo. «Ogni giorno ormai è così», spiega al Centro, «da quando non è più possibile viaggiare in piedi sui mezzi extraurbani, quelli suburbani che partono da Giulianova arrivano qui a Piano d’Accio stracolmi tra studenti e altre persone che lavorano. La sosta gli autisti la fanno comunque», continua la donna, «ma solo per dirci che non possono caricarci». Il risultato è ovvio: gli autobus suburbani, quelli cioè sui quali si può restare sui corridoi, sono presi d’assalto e chi ha la sfortuna di trovarsi in una fermata vicina all’arrivo spesso resta a terra. «Mercoledì alle otto, solo alla mia fermata, eravamo in cinque o sei ad aspettare un pullman vuoto per Teramo e mia figlia ha dovuto attendere addirittura 45 minuti per poter andare a scuola. Nei giorni scorsi sono stata anche richiamata dalla preside per questi continui ritardi». E i disagi non mancano neanche quando si riesce a prendere un autobus: «Viaggiamo come sardine, sballottati qua e là. Si fa di tutto per usare i mezzi pubblici e non l’auto ma se il trattamento che l’Arpa riserva ai pendolari è questo, non vale davvero la pena». La richiesta della cittadina, di sicuro condivisa da tanti altri viaggiatori, è il «potenziamento delle corse soprattutto nelle ore di punta tra Giulianova e il capoluogo. Paghiamo biglietti e abbonamenti, è giusto che i nostri soldi siano utilizzati per aumentare i bus e garantirci un servizio all’altezza di un’azienda regionale come l’Arpa».