Finalmente Pescara e il suo porto potranno tornare a vivere a 360 gradi senza più limiti strutturali ed emergenze contigenti. Seppure con 15 mesi di ritardo, infatti, la Regione ha concesso la Valutazione Ambientale Strategica (VAS): ultimo imprescindibile, nonchè necessario, passaggio per il via al Piano Regolatore Portuale. Una procedura avviata addirittura 7 anni fa (i primi documenti progettuali furono depositati presso gli uffici competenti il 14 giugno del 2007) che ora dovrà passare per l'altrettanto importante parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici deputato anche a rintracciare i necessari finanziamenti. Tanta la soddisfazione espressa, questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di città a Pescara, dal sindaco Mascia, dal consiglire regionale Sospiri , dal Comandante della Direzione Marittima Pozzolano e da alcuni operatori del settore commerciale tutti lì a ribadire, tuttavia, come le lungaggini burocratiche abbiano reso Pescara orfana del suo porto e quest'ultimo menomato nella sua vocazione turistico-commerciale. E se presto verrà convocato un consiglio comunale straordinario, forse aperto alla cittadinanza e di certo agli operatori portuali, ora bisognerà spingere nella direzione dei finanziamenti specie per la prima e più urgente opera ossia la canalizzazione del fiume al di là della diga foranea." Maledetta e benedetta al tempo stesso - commentano Sospiri e Mascia - perchè inizialmente ideata per uno scopo di messa in sicurezza e con altre modalità poi in fase di realizzazione ha cambiato forma e funzione creando tutti i disagi ben noti ad imbarcazioni più o meno grandi". Impossibile ad ora prevedere i tempi di realizzazione dell'intero piano regolatore così come occorre muoversi con estrema elasticità sul fronte dei costi: " Una cosa è certa - dice Sospiri - ora il ministro Lupi dovrà dire, e in fretta, se intende o meno finanziare il piano, e con quali tempi . Nessuno si dimentichi che la mastodontica opera di dragaggio concede al porto di Pescara un' autonomia massima di un anno e mezzo, poi saremo punto e a capo!". Ambientalmente compatibile, come l'ha definito la Vas, il piano regolatore del porto prevede con somma urgenza anche la realizzazione di due vasche di colmata per il dragaggio del porto canale.