Si sblocca l’iter per la realizzazione del nuovo scalo
Il comandante Pozzolano: ora il finanziamento da 20 milioni
PESCARA La firma della Regione alla Valutazione ambientale strategica (Vas) del piano regolatore portuale era attesa da 15 mesi, da quando nel gennaio scorso il Comune aveva inviato tutta la documentazione necessaria per ottenere il nulla osta per la realizzazione del nuovo scalo. Ieri mattina, in conferenza stampa, il sindaco Luigi Albore Mascia, il comandante della Direzione marittima Luciano Pozzolano e il consigliere di Forza Italia Lorenzo Sospiri hanno annunciato lo sblocco dell’iter che, sulla carta, dovrebbe portare alla canalizzazione del tratto finale del fiume, deviando oltre la diga foranea e risolvendo una volta per tutte il problema dell’insabbiamento dei fondali. La Regione, attraverso la dirigente Carla Mannetti, ha giudicato il prg «compatibile dal punto di vista ambientale», escludendo quindi eventuali problemi ai flussi di balneazione e a quelli erosivi. Il prossimo passo è la predisposizione dell’intesa tra Comune e Direzione marittima, il recepimento dell’accordo attraverso un’apposita delibera di giunta e, infine, la ratifica del consiglio comunale, che dovrà riunirsi in seduta straordinaria nonostante ci si trovi in piena campagna elettorale. Espletati questi tre passaggi, il prg sarà trasmesso al consiglio superiore dei lavori pubblici, che ha 45 giorni di tempo per dare il via libera al tanto atteso finanziamento di 20 milioni di euro, promesso anche dal ministro Maurizio Lupi. La gioia per la firma della Vas, a poche settimane dalle elezioni amministrative e regionali, ha però un retrogusto amaro per il sindaco Mascia, che si ritrova con il progetto del nuovo porto sbloccato solo nell’ultimo scorcio della sua consiliatura. «Spetterà alla prossima amministrazione dare seguito a un lavoro lungo e travagliato», spiega il sindaco, che si affretta a precisare che «le responsabilità dei 15 mesi di attesa non sono politiche ma burocratiche». «Soddisfazione dopo tre anni di angoscia e disperazione», è stata invece espressa dal comandante Pozzolano che ha sottolineato come ci si trovi ancora in una fase emergenziale poiché «se non approviamo questo strumento per ottenere i fondi dallo Stato, tra un anno e mezzo ci troveremo punto e da capo». «Il dragaggio del porto», ha commentato Sospiri, «è costato più della stima dei lavori per realizzare il primo segmento del piano regolatore generale, quello che consentirà la deviazione del fiume oltre la diga foranea, evitando che il bacino commerciale si intasi di detriti e consentendo il completamento della banchina per l’approdo delle grandi navi da crociera». All’incontro in Comune per la presentazione della Vas erano presenti anche l’assessore Antonio D’Intino, il pilota del porto Leonardo Costagliola e l’operatore commerciale Giuseppe Ranalli. «Resta da comprendere», dicono, «perché sia dovuto trascorrere tutto questo tempo per ottenere un documento tanto importante per lo sviluppo economico della città, che ha dovuto sopportare la perdita, tra indotto e fatturato, di circa 90 milioni di euro all'anno e di un traffico passeggeri di 30mila presenze annue». Di «tempo perso, danni economici incredibili e abbandono della Regione» ha parlato anche Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd. Mentre il candidato sindaco Marco Alessandrini invoca subito un consiglio straordinario per deliberare sul prg.