PESCARA. Riprende la guerra della filovia e non poteva essere diversamente visti i trascorsi amari e burrascosi ed ora sotto campagna elettorale.
Nulla di nuovo tuttavia sotto il sole: da una parte gli ambientalisti che cercano di fermare i lavori a tutti i costi adducendo motivazioni di poca trasparenza, risposte, carenti, e sufficienti elementi per rivedere progetto e decisioni; dall’altra invece l’amministrazione comunale e la Gtm che da sempre si dicono favorevoli all’opera e da sempre premono sull’aceleratore.
Pochi giorni fa una lettera del presidente della Gtm Michele Russo annunciava che era il momento di iniziare i lavori di elettrificazione aerea del tracciato filoviario, dimostrando così di non tenere in alcuna considerazioni e le preoccupazioni espresse dalle amministrazioni comunali di Montesilvano.
Da registrare anche la clamorosa giravolta a 360 gradi del sindaco Mascia che in seguito alel vicende della sua maggioranza sulla via della liquefazione aveva dichiarato dopo anni che forse era il momento di rallentare e fermare i lavori per poi cambiare nuovamente idea dopo le rimostranze di Russo.
Intanto il comitato V.I.A., al contrario di quanto affermato da Russo, nell' ultimo Giudizio si pronuncia sul punto di «non demolizione delle opere realizzate» (come ripreso dal Tar in sede cautelare) , cioè non autorizzerebbe alcuna ripresa dei lavori (sospesi in precedente Giudizio).
Sul punto Wwf e Carrozzine determinate hanno già diffidato formalmente il Comitato VIA, presieduto dal superdirigente Antonio Sorgi, a «confermare espressamente con ulteriore idoneo provvedimento la sospensione dei lavori disposta con Giudizio n.2099 del 23-10-2012, sospensione mai revocata».
Secondo le associazioni ad oggi «l'opera è sprovvista del titolo autorizzatorio necessario per poter essere realizzata».
Intanto ieri è stato approvato un ordine del giorno predisposto dal consigliere Acerbo con cui il Consiglio Comunale ha invitato il Sindaco e la Giunta ad emanare un provvedimento di stop immediato ai lavori sulla Strada Parco.
Dunque come si comporterà ora la giunta Mascia? E’ possibile che si tiri alla lunga per superare la boa delle elezioni dopo di che molto potrebbe cambiare sul versante Filovia.
«Fermare i lavori fino alla sentenza del TAR è un atto di responsabilità dinanzi a tutti i cittadini, non solo pescaresi , anche in ragione del fatto che la parte più consistente del finanziamento (che andrebbe oggi speso per l'elettrificazione) potrebbe andare persa se il Tribunale dovesse bloccare definitivamente l'opera», dice dichiara Loredana Di Paola del Wwf. Per quanto riguarda poi il presunto pericolo per il sindaco di risultare responsabile di «danni erariali da ritardo eccepibili dalla Corte dei Conti..», le associazioni rilevano che potrebbe essere proprio il presidente della GTM a rischiare tale azione risarcitoria «se si ostina a continuare a spendere soldi pubblici in un'opera illegittima» e comunque in attesa di un pronunciamento al Tar (tra l'altro anticipato al 19 giugno).
Il tutto lascia ancora una volta sullo sfondo la vicenda giudiziaria penale che da oltre un anno, in maniera anche poco frequente, in attesa di pronunciamento del gip che dovrà decidere se accogliere le istanze del pm che aveva chiesto l’archiviazione o ordinare nuove indagini come avevano chiesto gli ambientalisti nella loro opposizione.