Nuovi sit-in di ambientalisti e associazioni dei disabili lungo la strada parco
PESCARA I lavori, per il momento, continuano. Anzi, da lunedì prossimo si scioglieranno i fili che attualmente sono avvolti in cima ai pali che dovranno reggere i fili elettrici necessari al transito dei filobus, e poi nella notte tra il 22 e il 23 aprile, per 4 notti consecutive, verranno messe in atto dalla Balfour Beatty, la ditta che sta realizzando i lavori, le prove per la funzionalità della trasmissione elettrica dei fili, tra via Muzii e via Acquacorrente. Per il momento, dunque, nessuno stop dopo il voto del consiglio comunale di mercoledì, in cui si era approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva alla giunta di sospendere i lavori in corso sulla strada parco, in attesa della sentenza del Tar, sulla ripresa dei lavori, che dovrebbe arrivare il 19 giugno. Ieri, all’altezza di via Acquacorrente, su via Castellamare (la strada parco), è stato intanto chiuso il cantiere che negli ultimi giorni aveva installato dei basamenti per la sistemazione di due pali, mentre sul posto si sono dati appuntamento alcuni membri del Wwf, il Comitato utenti della strada parco e l’associazione Carrozzine determinate. Un sit in, nel quale è stato chiesto al sindaco Luigi Albore Mascia di dar seguito alla decisione presa dal consiglio comunale. «Chiediamo al sindaco Mascia», ha esortato un’attivista del Wwf, Loredana Di Paola, «così come è stato deciso nell’assise civica, di non concedere alla Gtm», cioè la Gestione dei trasporti metropolitani, l’azienda presieduta da Michele Russo titolare dell’appalto, «la prosecuzione dei lavori per la realizzazione della filovia». La protesta è arrivata anche dal presidente del Comitato utenti strada parco, Maurizio Biondi. «So che Montesilvano, attraverso il sindaco Di Mattia, ha mandato una lettera ben precisa alla Gtm, nella quale si è elencata una serie di motivi ben identificati, per i quali i lavori andrebbero sospesi. E però so anche», ha continuato Biondi, «che a Di Mattia non è arrivata alcuna risposta da parte dell’azienda». In disaccordo sul prosieguo dei lavori anche Vanessa Oppo, segretario dell’associazione Carrozzine determinate. «La Gtm, anziché occuparsi», ha spiegato Oppo, «dell’elettrificazione, dovrebbe risolvere i problemi posti dalle barriere architettoniche. Bisogna poter fruire del filobus. Ci sono dei punti nei quali neanche il pedone può essere contenuto sui marciapiedi, figuriamoci una carrozzina». Tuttavia la marcia verso la tesatura dei fili non si ferma, anche tra le rimostranze di alcuni cittadini contrari al passaggio futuro dei filobus, i quali hanno aderito alla manifestazione degli ambientalisti. Come Ivano Angiolelli, che ieri chiedeva spiegazioni al direttore del cantiere sulla viabilità dei mezzi elettrici. E se gli esperimenti per la trasmissione elettrica dei fili partirà, previa ordinanza comunale, la notte del 22 aprile (il che comporterà anche la chiusura notturna delle strade adiacenti), per fine mese è prevista anche la fine del progetto per la ristrutturazione del tratto della strada parco che va dalle Naiadi fino a via Marinelli, a Montesilvano. Eh già, perché questo pezzo di strada presenta dei punti di cosiddetta «mortalità», di usura della strada, che potrebbero compromettere la stabilità del transito nel giro di due-tre anni di utilizzo. Si tratta di uno spazio lungo circa 2 chilometri e 200 metri, mentre la zona di transito sul territorio pescarese non presenta problematicità.
Polemica con Mascia. Russo, secco no allo stop: «Rischiamo richieste di danni»
PESCARA Nei giorni scorsi, c’è stato un botta e risposta tra il sindaco Luigi Albore Mascia e Michele Russo, il presidente della Gtm, sulla filovia. Il primo cittadino aveva chiesto a Russo una sospensione, in vista della tornata elettorale amministrativa, dei lavori in corso di elettrificazione sulla strada parco. In sostanza, 40 giorni circa di break, anche in attesa della sentenza del Tar, il Tribunale amministrativo regionale, prevista il 19 giugno, che dovrebbe pronunciarsi sulla prosecuzione dei lavori. Ma il no di Russo, attraverso una lettera in risposta inviata al Comune, è stato netto. Un no ribadito anche ieri: «Non è possibile fermare i lavori, per una serie di motivi», ha precisato il presidente della Gtm. «Intanto perché né io né il sindaco abbiamo questo potere. Poi perché», ha proseguito Russo, «imponendo all’azienda la sospensione dei lavori, si farebbe sì che essa potrebbe richiedere un risarcimento danni di centinaia di migliaia di euro. E infine perché, pur pagando questi danni, la Corte dei Conti sanzionerebbe il nostro operato». «Io personalmente sono favorevole alla filovia», ha concluso. «Ma anche se non lo fossi stato, non avrei potuto fare marcia indietro»