TERAMO La rappresentanza sindacale aziendale del servizio urbano di Teramo (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl-Autoferrotranvieri) in seno alla Baltour srl, in una nota, dà ragione a quelle che definisce «le continue e legittime recriminazioni riportate sugli organi di stampa da parte di chi chiede più copertura e integrazione del servizio nel comune di Teramo». Secondo la Rsa queste proteste «sono riconducibili in parte ad un taglio delle risorse del settore, apportato dalla legge regionale n. 1 del 10/01/2011, e in parte ad una miope gestione delle risorse rimanenti. Oggettivamente», scrivono le rappresentanze sindacali, «la continua espansione negli anni della città di Teramo obbligherebbe, per la risoluzione del problema, ad interventi atti al recupero e incremento di quei "chilometri retribuiti" che il territorio comunale aveva, e al quale degli altri aggiuntivi erano stati promessi. Riconosciamo che parte dei chilometri in questione sono stati reintegrati da sovvenzioni comunali, ma purtroppo anche questo sforzo è stato poco mirato e ragionato rispetto alle esigenze reali». I sindacati sostengono di essere da anni in attesa di una convocazione da parte dell’assessore comunale ai trasporti, con il quale avrebbero avuto – così scrivono – solo due incontri all’inizio del suo mandato, per esporgli delle proposte elaborate a suo tempo e che, secondo loro, «andavano a completo vantaggio degli utenti e soprattutto degli studenti universitari». Il potenziamento delle linee per l’università è stato annunciato un mese fa dal sindaco, ma non si è ancora concretizzato. La nota conclude con un auspicio: «Infine, viste le prossime elezioni comunali, ci si augura che la prossima amministrazione della città prenda in considerazione le nostre problematiche e adotti un piano serio di rinnovamento per questo servizio essenziale, con una concertazione chiara e proficua».