PESCARA Da una parte Gianni Chiodi: «Grazie alla nostra politica l'Abruzzo potrà disporre subito di 300milioni di euro in più che investiremo per sostenere le famiglie e i giovani». Dall’altra Luciano D'Alfonso: «Ingaggeremo una vera battaglia contro le opere incompiute».
Il programma, questo sconosciuto, entra in campo nell'arena politica. Ecco le prime tracce, come ha fatto ieri mattina Luciano D'Alfonso convocando la stampa: «Vi do soltanto tre punti, gli altri verranno in seguito». Anche questa una strategia di comunicazione per non bruciare subito le tappe. E allora ecco il primo impegno: «Faremo la rivoluzione nella funzione amministrativa, partendo dalle nomine negli enti di competenza della Regione. Sin qui si è sempre operato attraverso i rapporti fiduciari e i curriculum, ma non basta. C'è bisogno di un ulteriore dato - precisa D'Alfonso -: l'impegno programmatico. Altrimenti è una festa di compleanno». D'Alfonso annuncia poi la costituzione di un comitato di 80 garanti (tra i nomi fatti quelli di Becci, presidente della Camera di Commercio Pescara o Sebastiani, presidente del Pescara calcio) per rendere certo il rispetto del programma di governo, anche nei tempi. Secondo punto: «Basta incompiute: ne cito due su tutte, l'autoporto di Roseto e la struttura intermodale di Avezzano. Le opere iniziate vanno completate». Terzo punto: «Ci sono siti industriali ancora privi della connessione ferroviaria. Come si fa ad attirare investimenti in queste condizioni?». Accanto a D'Alfonso siedono il cantautore Locasciulli e l'ex preside della facoltà di lettere della d'Annunzio, Bonetta. Altri nomi per le due liste del presidente: Regione Facile e Valore Abruzzo, un esercito di 58 candidati. D’Alfonso svela alcuni nomi: Nusca, coordinatore dei sindaci del cratere; Stefano Rossi, avvocato del Foro aquilano; Verini, consigliere comunale a L'Aquila; Lucia Pandolfi, consigliere provinciale; il segretario regionale Uil pubblica istruzione Migliarini; il capo delegazione degli emigranti svizzeri Alloggia ; il chirurgo teatino Bongarzoni, il primario di ginecologia, Di Nisio. E ancora Fabio Travaglini, direttore UniPmi Chieti; il presidente del consiglio comunale di Lanciano Di Fonzo; Roberta Pellegrino, dell'associazione Ananke. Infine, Di Bonaventura, a Teramo; Pecorale, segretaria provinciale Cgil funzione pubblica; il dirigente sportivo Gravina, il docente della d'Annunzio Landini; Di Furia, vice presidente provinciale della Cia e altri ancora. Le candidature scomode? Ovvero Giorgio D'Ambrosio e dell'ex assessore della Giunta Chiodi, Angelo Di Paolo: «Riflessioni in corso», stigmatizza D'Alfonso.
FRATELLI D’ITALIA PRESENTE
Gianni Chiodi - che oggi alle 18 al Parco dei Principi a San Silvestro di Pescara inaugura la campagna e domani battezza il comitato elettorale a Teramo - sintetizza il suo programma in una serie di mini spot, con una premessa: «Oggi c'è una Regione migliore grazie alla riduzione del debito per 1 miliardo di euro, l'abbattimento dei costi della politica e della spesa pubblica». In giornata arriva il sostegno ufficiale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. E’ un passo avanti. Tante le cose che il governatore uscente vorrebbe realizzare grazie ai 300milioni aggiuntivi di cui l'Abruzzo potrà usufruire oltre ai fondi europei e nazionali: «Promuovere la Green economy e completare la pista ciclabile più lunga d'Europa; migliorare la mobilità stradale e ferroviaria; promuovere la portualità abruzzese e l'aeroporto; mettere in sicurezza le scuole e costruire nuovi asili nido; ammodernare gli impianti di depurazione e bonificare i siti inquinati; abbattere le liste di attesa in sanità; acquisire tecnologie all'avanguardia e attrarre alte professionalità; rivoluzionare la macchina amministrativa per semplificare e ridurre i costi, promuovere il settore agro-alimentare ittico anche con la partecipazione a Expo 2015; promuovere grandi eventi; sostenere le imprese e l'occupazione, la ricerca, l'innovazione, le reti e i poli d'impresa, l'accesso al credito».