Pescara blindata per l'apertura dei comitati di Marco Alessandrini e Guerino Testa, rispettivamente candidato sindaco del centrosinistra e del Nuovo centrodestra. Ieri a mezzogiorno i due hanno radunato amici e sostenitori nelle sedi elettorali, Alessandrini in via Firenze e Testa in via Nicola Fabrizi, per il via alla campagna per le amministrative di maggio. Netta la differenza di cornice: entusiasmo, sorrisi, colonna sonora («Ci vuole Testa»), aperitivo e sfoggio di tacco 12 in via Fabrizi (ma anche vigili alle prese con lunghe code e auto in doppia fila). Folla di stampo militante in via Firenze, composta e attenta nel seguire il lungo elenco delle cose da fare per Pescara che Alessandrini ha voluto illustrare a chi era venuto lì per salutarlo e incoraggiarlo. «L'inaugurazione di questo comitato è la metafora di ciò che ci aspetta: supplire la mancanza di risorse con innovazione e fantasia - ha ironizzato Alessandrini -. Nell’aria si sente il bisogno di cambiamento, che deve partire proprio dai sindaci e dalla politica che ha il compito di essere sempre più vicina al cittadino». Orti urbani, sburocratizzazione e patrimonio pubblico, di questo e altro ha parlato Alessandrini. A portare un tocco di leggerezza è stato Luciano D’Alfonso, giunto a bordo dell’Apetta Piaggio ribattezzata "L'Abruzzo vale". «Questa volta è ancora la nostra volta e noi vinceremo le elezioni sia in Regione che in Comune» è la sua premonizione.
Sull’altro fronte, oltre a Federica Chiavaroli, Guerino Testa ha voluto al suo fianco esponenti delle liste alleate, da Nedo Poli dell’Udc a Ermanno Ricci di Rinascita Popolare, a Vittoria Colangelo di Pescara in Testa. In prima fila Nicoletta Verì, in sala anche Raffaele Delfino. I consiglieri Salvati, Marinucci e Pastore. In avanscoperta Di Luzio. Tra il pubblico l’ex assessore Cardelli e la Briolini, consulente di Mascia per Pescara città dello sport 2012. «Avremo liste fortissime, di chi crede con passione e coraggio che in questa città si possa cambiare» è stata la dichiarazione di guerra di Testa e Chiavaroli al centrodestra guidato da Mascia. Esclusa, dunque, una ricucitura dell’ultima ora «per colpa di chi ha privilegiato logiche romane» ha ribadito Testa, nient’affatto intimorito dal fatto che Mascia sia sostenuto da Forza Italia, Pescara futura e Fratelli d’Italia: «E’ grazie a me che i pendolari pescaresi non pagheranno la tassa sull’asse attrezzato e se il porto è oggi riaperto, gli amici della marineria sono qui a testimoniarlo. Allontaniamoci da logiche di partito e diamo la parola ai cittadini» ha detto Testa, che vede il primo turno elettorale come le primarie che Forza Italia ha impedito di fare. Cultura, commercio, porto e aeroporto, viabilità i punti forti della sua campagna elettorale. In strada tutti a domandarsi quanti voti prenderà Mascia o Testa o Alessandrini, quanti voti i grillini. In ultima battuta: chi appoggerà chi al ballottaggio?