PESCARA Prima di inaugurare il comitato elettorale oggi a Teramo (ore 17.30, via Cesare Battisti) con cui apre ufficialmente la campagna elettorale, il presidente della Regione Gianni Chiodi è intervenuto sul ricorso della Forest Oil contro il parere negativo del comitato Via, (Valutazione di impatto ambientale), sul quale il 17 aprile si pronuncerà il Tar. Con una lettera inviata al sindaco di Bomba, Chiodi afferma: «Ancora una volta ribadisco che il parere dato dal comitato Via è negativo perché il progetto della Forest contrasta con le prescrizioni del Piano regionale della qualità dell’aria, che vieta esplicitamente la possibilità di impianti che producono emissioni in atmosfera in aree esterne a quelle industriali infrastrutturale. Il che significa che insediamenti come quello della Forest possono sorgere solo in aree produttive attrezzate e non in zone con una spiccata valenza ambientale come quella del lago di Bomba». Chiarita la questione, il governatore può tuffarsi nella sfida elettorale a tempo pieno nella speranza di centrare il bis. Oggi, alla "vernice" del comitato, ha al suo fianco Forza Italia e un altro candidato che è ancora sulle spine. Parliamo del sindaco uscente di Pescara, Luigi Albore Mascia che stamane presenta la sua campagna di comunicazione all'Infopoint di piazza Salotto. Mascia va a Teramo con un pizzico di invidia per il collega di partito che ha trovato, alfine, la convergenza della coalizione sul suo nome, anche di Nuovo centrodestra che fino a dieci giorni fa aveva minacciato fuoco e fiamme, compresa l'ipotesi di andare da solo alle Regionali se Forza Italia avesse insistito sul proprio candidato sindaco a Pescara. Poi Ncd è sceso a più miti consigli «perché l'obiettivo ultimo è l'unità del centrodestra». Belle parole della senatrice e coordinatrice di Ncd Federica Chiavaroli che però celano la volontà di mediare ancora con gli "azzurri" per arrivare al candidato unico su Pescara. Che per la Chiavaroli rimane Guerino Testa, reduce dal bagno di folla all’apertura del comitato in via Nicola Fabrizi. Il paradosso del centrodestra abruzzese è che si presenta unito alla Regione e diviso nella città più grande, diventata caso nazionale. Eppure ancora ieri Nazario Pagano, che ha presentato al Parco dei Principi la sua ricandidatura al Consiglio regionale («Cinque anni di risultati con Gianni Chiodi presidente», recita il suo manifesto) ha ripetuto che «di concerto con la senatrice Chiavaroli abbiamo deciso che bisogna fare un ultimo tentativo per trovare la coesione anche a Pescara». Intanto giungono echi polemici della follia di sabato scorso, quando sono state chiuse due strade in centro per l’inaugurazione del comitato elettorale di Marco Alessandrini, candidato sindaco del centrosinistra. Eugenio Seccia, assessore uscente, che ha aperto il suo comitato di Forza Italia proprio di fronte a quello di Alessandrini, ha censurato il comportamento del Pd e anche dei vigili urbani: «Per chiudere una strada è indispensabile l’ordinanza del sindaco, - ha detto - l’ordinanza non c’era e allora chi ha dato il permesso di sbarrare via Firenze e via Ravenna?». Domanda che giriamo al comandante della Municipale Carlo Maggitti e allo stesso sindaco Mascia.