Il presidente della Lombardia ribadisce l'interesse della Regione all'acquisto di quote della società. "Ma la condizione è che l'aeroporto di Varese non venga danneggiato". Pisapia: "Se la Regione si sfila ci penserà il Comune"
"Confermo l'interesse della Regione a rilevare quote della Sea a condizione che Malpensa non venga distrutta. Finché non si chiarisce questo, la trattativa è sospesa". Lo ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. Il governatore della Regione Lombardia ha spiegato che se lo scalo di Malpensa viene "danneggiato, la Regione non ha alcun interesse a entrare" nella società di gestione degli aeroporti di Milano.
Parlando a margine dell'assemblea generale della Confagricoltura di Varese, Maroni ha ribadito la sua preoccupazione per il riassetto dei voli sugli scali di Linate e di Malpensa previsto con l'acquisizione di Alitalia da parte di Etihad. "Per favorire Etihad e salvare Alitalia - ha sostenuto il presidente della Regione - sarà sacrificata Malpensa. Il governo e il ministro Maurizio Lupi lo sanno. Se succede, reagiremo, ci sono tanti modi per farlo". A tutela dell'aeroporto in provincia di Varese, secondo Maroni "ci sarà un'alleanza dei territori" contro Roma.
Alle parole di Maroni ha replicato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: "Se Maroni intende sfilarsi dalla Sea non c'è problema, - spiegato Pisapia - saremo noi come Comune di Milano e insieme alla società, a difendere Linate e Malpensa, a valorizzare questi due aeroporti, e sopratutto ad attenedere con ansia cosa ci dirà il ministro Lupi, che ancora deve presentare il progetto per gli aeroporti lombardi".