ROMA Il suo nome era misteriosamente sparito dall’elenco dei ministri a poche ore dalla presentazione ufficiale. E lui, Mauro Moretti, grande capo e risanatore delle Fs, un temperamento duro e spigoloso, non l’aveva presa affatto bene. Ora, a distanza di poco più di due mesi, è arrivato il risarcimento con la nomina a nuovo ad di Finmeccanica. Un incarico non semplice per un posto delicato visto i conti del gruppo di Piazza Monte Grappa, stretto tra il calo degli ordini, un indebitamento rilevante e la crisi congiunturale. A cui si aggiunge la maxi commessa in India da 530 milioni per gli elicotteri Agusta ormai incagliata da mesi.
La dura polemica proprio con il premier sul tetto agli stipendi non ha inciso sulla scelta finale. Anzi proprio Renzi, nonostante le spinte provenienti dall’interno dell’azienda, lo ha indicato per dare una scossa al colosso pubblico che da almeno due anni, da quando è finito nell’occhio del ciclone delle inchieste giudiziarie, viaggia con il fiatone. Paradossalmente Moretti guadagnerà meno che in Ferrovie visto che il suo predecessore, Alessandro Pansa, si era già ridotto lo stipendio a 1 milione e 94 mila euro. E che quindi, alla luce delle nuove regole imposte dal governo, per lui scatterà una sforbiciata del 25% che porterà il compenso a 820 mila euro. Alla presidenza confermato invece Gianni De Gennaro.
Dopo aver riportato in utile le Ferrovie e sviluppato l’Alta velocità, il manager emiliano, 61 anni, ha come mission quella di rilanciare una gruppo leader nel settore dei trasporti, energia, aerospazio e difesa. Individuando, almeno così si augurano a Palazzo Chigi, una via alternativa a quella tracciata da Alessandro Pansa, che puntava tutto sulle dismissioni per ridurre il debito e uscire dall’impasse.
Sul suo tavolo troverà un piano industriale già pronto che prevede l'uscita dai settori civili. Dopo aver venduto alla Cdp Ansaldo Energia, Pansa avrebbe voluto mettere sul mercato anche le controllate Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. Probabile che Moretti blocchi tutto, cambiando piano e strategie. Per tentare di costruire un polo a nazionale nel settore, salvaguardare posti di lavori e creare sinergie proprio con le Fs.