TERAMO «Vogliamo lanciare una sfida a coloro che, quando hanno avuto la possibilità di governare questa regione, hanno ridotto l'Abruzzo in uno stato fallimentare, con la sanità commissariata e i Livelli essenziali di assistenza più bassi d'Italia». Così il governatore uscente Chiodi ha esordito ieri pomeriggio durante l'inaugurazione della sua sede elettorale a Teramo, un evento che ha dato il via ufficialmente alla sua campagna elettorale. «Noi in ritardo? No, siamo in tempo per vincere. Nessuno in politica - ha aggiunto - può essere un uomo solo, il gioco di squadra è fondamentale». Per questo ieri Chiodi si è presentato con tutti i rappresentanti della coalizione, compreso Luigi Albore Mascia. «Sono contento che il sindaco di Pescara sia qui - ha sottolineato Chiodi - siamo una coalizione unita, l'unico neo è quello che è accaduto a Pescara». E Mascia lo ha ricambiato ricordando la collaborazione che negli anni c’è stata con il sindaco di Teramo Brucchi. Con una precisazione che è apparsa come una stoccata indiretta. Mascia ha infatti puntualizzato che secondo lui un sindaco uscente ha il diritto di essere ricandidato «anche perché - ha detto - non sono stato coinvolto in vicende giudiziarie e non ho avuto incidenti di percorso né politici né personali». Il sindaco di Pescara ha poi aggiunto che Chiodi sarà il «testimonial della riunione delle correnti dopo la vittoria del 25 maggio». A dare manforte al presidente Chiodi c'erano anche i rappresentanti delle altre forze: Paolo Tancredi e Antonio Del Corvo (Ncd), Roberto Petri (Fratelli d'Italia, An), Antonio Menna (Udc), Nazario Pagano (Fi) e Carlo Masci (Rialzati Abruzzo), che ha ricordato i buoni risultati della lista civica creata 5 anni fa. Presenti anche gli assessori regionali tra cui Paolo Gatti, Mauro Di Dalmazio e Giandonato Morra, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e una buona parte della sua squadra. Il leitmotiv degli interventi è stato il risanamento della sanità e l'aver salvato l'Abruzzo dal dissesto economico, nonostante le tante avversità affrontate, in primis il devastante terremoto aquilano. Menna ha confermato l'adesione dell'Udc alla coalizione. «In questi anni - ha sottolineato - non mi sono mai sentito realmente all'opposizione, per me è importante ricostruire una coalizione liberale, moderata, cattolica e riformista». Tecnicamente sarebbe un transfugo anche lui, dopo le polemiche che hanno investito il Pd. Chiodi ha anche puntualizzato che si tratterà di una campagna elettorale molto sobria. «Non abbiamo alle spalle lobby o gruppi di potere. Abbiamo trovato una Regione prossima al fallimento e abbiamo restituito una Regione normale, adesso siamo pronti ad avere risultati stupefacenti». Un assist a Brucchi («Vincerai ancora sei di gran lunga superiore ai tuoi avversari») e poi l’invito a firmare per la sua candidatura lanciando un grido di battaglia del Gladiatore Russell Crowe: «Andiamo fuori e scateniamo l'inferno!».