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Data: 15/04/2014
Testata giornalistica: Clickmobility
Soprano (Trenitalia): proroga dei contratti con le Regioni o stop agli investimenti

Un rinnovo a pioggia, con contratti di transizione, in tutte le regioni in cui è in scadenza l'affidamento del servizio ferroviario per il trasporto locale. Una via di uscita per non bloccare gli investimenti, in attesa che vengano definite le procedure per le gare pubbliche e per garantire continuità alle aziende costruttrici di materiale rotabile, già messe a dura prova dalla crisi economica

Il Sole 24 Ore riporta i termini la proposta arriva di Vincenzo Soprano, ad di Trenitalia, alla cerimonia di inaugurazione di Expo Ferroviaria, la principale fiera del settore in Italia a Torino.



"Dalla comunicazione della volontà di gara all'unione europea, primo atto formale dell'iter, al reale affidamento del servizio passano in media dai cinque ai sei anni - ha spiegato Soprano -.

Per questo proponiamo alle Regioni in scadenza, che sono molte, di superare questo periodo di transizione, rinnovando i contratti già in essere con Trenitalia per il trasporto locale.

Da parte nostra, ci impegneremo così a mettere in campo una nuova dose di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile e, soprattutto, dei locomotori. Se poi, fra un tot di anni e al termine delle gare non dovessimo risultare noi i vincitori, dovrà essere previsto un sistema, che impegna il futuro gestore a farsi carico del mancato ammortamento".



Al momento attuale, stanno per uscire in Italia duecento treni nuovi. In media vengono consegnati dalle linee produttive delle aziende italiane due treni al mese a doppio piano e tre o quattro treni al mese diesel o jazz.



"È dunque un peccato - prosegue Soprano - mettere un freno a questa attività. Un rischio che però è reale. Visto che sulla base dei contratti in essere, entro il 2015 le ferrovie avranno completato le proprie consegne. E a quel punto toccherà decidere se si spegne la luce". Un problema molto sentito dai produttori. "A fatica abbiamo rimesso in piedi una filiera e la macchina è ripartita - spiega Maurizio Manfellotto, presidente di Assifer, associazione che riunisce 98 aziende in Italia del settore ferroviario per un fatturato complessivo di 3 miliardi di euro.



Se ci sarà un blocco il rischio è reale. Attualmente le aziende Assifer hanno 30% di fatturato in arrivo da commesse estere. Ma è evidente, che pur essendo un buon risultato, non è comunque sufficiente a sostenere il settore".



All'edizione di quest'anno di Expo Ferroviaria sono presenti 280 espositori da 17 Paesi. Fra gli altri i big AnsaldoBreda, Alstom Ferroviaria, Siemens e Bombardier. Molte le conferenze e gli incontri b2b prevusti e organizzati dal Ceipiemonte: seimila i visitatori attesi.

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