ROMA - Per dare gli ottanta euro in busta paga è vero che il governo taglierà gli assegni familiari? "No, non è vero. E il decreto lo facciamo venerdì". Così ha risposto brevemente il premier Matteo Renzi a vari utenti che lo hanno interpellato su Twitter, durante uno dei suoi usuali scambi di battute sul social network. Renzi ha anche detto che dal 22 febbraio ha ricevuto 65mila email sul suo account di posta governativo, ma ha promesso che le leggerà tutte. Il premier, scherzando sul social network, ha anche detto di non studiare così tanto dal liceo e ha ripetuto il suo slogan: "E' proprio la volta buona".
"L'anno della svolta". Mentre Renzi rispondeva su Twitter, il ministro Pier Carlo Padoan, introducendo l'audizione alla Camera dei Deputati sul Def, ha dichiarato: "La ripresa è arrivata, ma è ancora fragile. Va supportata attraverso il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione e sgravi fiscali. Ma questo può essere l'anno della svolta". "Le misure strutturali avranno un impatto permanente, importante sulla capacità di crescita del Paese", ha sottolineato il ministro, "ci aspettiamo che la ripresa prenderà tono dall'anno prossimo, stimiamo una crescita dell'1,3 per cento. Il maggior Pil, derivante dalle misure contenute nel Def, porterà a una crescita strutturale di 0,3 punti percentuali nel 2014 e di 2,25 nel 2018".
Riforme per famiglie e imprese. Padoan ha anche annunciato "una revisione della fiscalità a favore di famiglie e imprese", aspetti che saranno oggetto di "misure specifiche". E poi una rassicurazione all'Europa: "Il governo si impegna a rispettare il piano di rientro del debito con il raggiungimento dell'obiettivo pieno nel 2016 e sostanziale nel 2015".
Una corsa contro il tempo. Renzi vuole assolutamente approvare prima di Pasqua il decreto con il taglio del cuneo per rispettare la promessa degli 80 euro in busta paga da maggio. Ma per il governo è una corsa contro il tempo: entro giovedì le Camere devono approvare il Def a maggioranza assoluta, mentre Palazzo Chigi deve definire le coperture dalla spending review e risolvere il nodo per garantire gli sgravi anche agli incapienti. Come da prassi, invece, nelle prossime ore il governo avviserà con una lettera la Commissione Europea del rinvio al 2016 del pareggio di bilancio.
Renzi è talmente concentrato sul decreto Irpef che oggi ha lasciato al ministro degli Affari Regionali Lanzetta il timone del consiglio dei ministri. Per tuffarsi insieme al ministro Pier Carlo Padoan e al commissario Carlo Cottarelli sui tagli alla spending review. Alla riunione, si sarebbe affacciata anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin visto che uno dei capitoli più delicati riguarda proprio il servizio sanitario.