TERAMO E sono sei. Dopo l’uscente Maurizio Brucchi, l’antagnista Manola Di Pasquale, il grillino Fabio Bartolini, lo speranzoso Gianluca Pomante, la timida Graziella Cordone, spunta dal mazzo, all’improvviso, il redivivo Berardo Rabbuffo. Singolare, anomalo adesso anche di difficile collocazione. Consigliere regionale uscente, premiato come esponente della vecchia An nel listino di Chiodi, eletto senza voti ha seguito Gianfranco Fini in Futuro e libertà. Poi si è trovato un po’ spaesato. Critico nei confronti del centrodestra, ammiccante al centrosinistra. Uomo per tutte le stagoni, comunque. Tanto che oggi più che guardare all’elettorato di centrosinistra, nonostante sia spin off di Luciano D’Alfonso, cercherà di raccogliere gli scontenti del centrodestra. Quelli che non vogliono più Brucchi alla guida della città. Un candidato che potrebbe ricevere voti disgiunti del centrodestra e conquistare simpatie di chi non vuole la democrat Manola Di Pasquale.
«Dopo aver impiegato forze ed energie per trovare un'alternativa al sindaco uscente che poco, o nulla, ha fatto per la nostra città, ho deciso insieme ad altri amici con i quali ho condiviso il mio percorso politico, di impegnarmi in prima persona in questa tornata elettorale come candidato «indaco di Teramo», ha annunciato ieri. Inizialmente la sua speranza era quella di far convergere sulla figura dell’ingegner Raffaele Di Gialluca le simpatie del Pd e di altre forze politiche moderate. «Ho accolto così il loro invito, sentendo questo impegno come un dovere, nel rispetto di quel bene comune troppo spesso accantonato nella nostra Teramo. Avrei preferito aderire ad un progetto più ampio che raggruppasse alcuni dei candidati e dei partiti in campo e che fosse in grado di rappresentare una novità, con il valore aggiunto di esperienze anche professionali ed imprenditoriali nell'amministrazione cittadina». Adesso comincia a trottare alla ricerca di voti. Deve raccogliere le firme e presentare almeno una lista, anche se non esclude di riuscirne a organizzare due a sostegno. «A sostenermi in questa nuova esperienza politica, oltre che gli amici del gruppo civico "Libera Teramo" che si è formato attorno a questo progetto, ci saranno anche dagli amici dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa e del Centro Democratico, questi ultimi saranno presenti anche elezioni regionali ed europee».